«Completiamo le riforme
Solo così si può crescere»
La delegazione lecchese all’assemblea nazionale a Roma
Lorenzo Riva: «Bisogna riportare la fabbrica al centro del dibattito»
Piena condivisione da parte dei rappresentanti di Confindustria Lecco e Sondrio sui contenuti emersi ieri a Roma all’ assemblea nazionale.
Un “patto di scopo” da sottoscrivere fra imprenditori, sindacati, Governo e banche e la proposta di un «azzeramento del cuneo fiscale sull’assunzione di giovani per i primi tre anni, sapendo fin d’ora che dopo dovremo ridurlo per tutti». Sono state queste le principali sollecitazioni lanciate dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ieri all’assemblea nazionale dell’associazione che si è tenuta nell’Auditorium Parco della Musica, opera peraltro realizzata dall’impresa lecchese “Colombo Costruzioni”.
Un patto, dunque, per recuperare i «vent’anni perduti» dall’Italia «impigliata nelle sue croniche carenze strutturali», con un «tessuto sociale e produttivo che rimane fragile».
La ripartenza, ha detto Boccia, c’è ma è lenta e non sta dando risposte all’urgenza di lavoro per i giovani. A loro bisogna dare «una misura forte e percepibile».
Lo scambio salario-produttività, gli incentivi del piano “Industria 4.0”, i finanziamenti alle imprese anche attraverso i Pir-Piani individuali di risparmio ma con attenzione ad «evitare potenziali bolle speculative» sono stati altri punti centrali condivisi anche dalla delegazione di Confindustria Lecco e Sondrio presente all’assemblea.
In particolare c’erano la presidente Cristina Galbusera, il presidente designato Lorenzo Riva, il vicepresidente Sergio Arcioni, il direttore generale Giulio Sirtori e una delegazione del consiglio di presidenza.
Per Riva è stata «un’ottima assemblea, dove Boccia ha parlato rilanciato l’orgoglio della manifattura italiana, sottolineando che è la seconda europea e la settima mondiale. Ha riportato - aggiunge Riva - la fabbrica al centro e ha chiesto al Governo di continuare il buon lavoro che sta facendo e che ci hanno permesso di superare l’emergenza della crisi. Ma ha anche aggiunto - sottolinea Riva - che se da un lato le opportunità non mancano, l’Europa cresce mentre noi siamo inchiodati su una crescita bassa di Pil». Bene anche, secondo Riva, per le rassicurazioni del ministro delle attività produttive Carlo Calenda «che ha trasmesso entusiasmo agli imprenditori dicendo che lo Stato è con noi su riforme che non si fermeranno».
Arcioni ha parlato di un intervento «di forte spessore» da parte di Boccia, «che ha spiegato chiaramente la necessità di cancellare il cuneo fiscale sulle nuove assunzioni di giovani in modo che le aziende abbiano più risorse per recuperare 20 anni di ritardi competitivi. Serve che la politica e il sindacato facciano la loro parte con azioni comuni».
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