Commercialisti sicuri

«Lecco può uscire dalla crisi»

1I dottori commercialisti hanno celebrato i sessant’anni dell’ordine con un convegno in Camera di commercio 2 Il palco dei relatori 3 Il presidente dell’ordine lecchese Antonio Rocca" data-title="1I dottori commercialisti hanno celebrato i sessant’anni dell’ordine con un convegno in Camera di commercio 2 Il palco dei relatori 3 Il presidente dell’ordine lecchese Antonio Rocca" data-credits="Foto Menegazzo" > 1I dottori commercialisti hanno celebrato i sessant’anni dell’ordine con un convegno in Camera di commercio 2 Il palco dei relatori 3 Il presidente dell’ordine lecchese Antonio Rocca" title="1I dottori commercialisti hanno celebrato i sessant’anni dell’ordine con un convegno in Camera di commercio 2 Il palco dei relatori 3 Il presidente dell’ordine lecchese Antonio Rocca">

«Da tempo viviamo un problema di fondo tutto italiano, dove da un lato ci sono cittadini che non si sentono parte dello Stato e dall’altro c’è uno Stato che li considera sudditi» e li colpisce con vessazioni burocratiche e tasse.

Antonio Rocca, presidente dell’Ordine provinciale dei commercialisti, ieri in Camera di commercio ha aperto l’assemblea annuale che segna anche il sessantesimo anniversario dell’Ordine, descrivendo il filo rosso delle difficoltà che legano famiglie, imprese e sistema economico locale, ma lo ha fatto anche per indicare che una via d’uscita esiste.

Rocca ha parlato a una platea di iscritti all’Ordine ma dove erano presenti al gran completo le rappresentanze istituzionali ed economiche lecchesi oltre che alcune classi di studenti di istituti tecnici.

«Una serie di fattori – ha detto – opprimono la nostra economia, ma siamo su un territorio che ha risorse economiche e turistiche importanti, molto utili in vista di Expo. Ora – ha aggiunto Rocca - dobbiamo ricostruire insieme la reputazione del Paese e in proposito vogliamo collaborare nel rispetto della moralità e delle norme, perché la nostra categoria è costituita da persone di cui famiglie e imprese si fidano».

Numerosi gli interventi oltre a quelli istituzionali. Alla tavola rotonda dedicata a “Istruzione, banche, economia e politica: quale strategia per il futuro” coordinata dal giornalista Nicola Porro sono intervenuti Renzo Guffanti, presidente della cassa di previdenza dei commercialisti, Giordano Villa, consigliere di Nomisma e del consiglio di gestione di Deutsche Bank, Fabrizio Pezzani (Bocconi), Andrea Amaduzzi (Bicocca), Marco Leonardi (Milano), Alberto Brambilla (Cattolica) e Fabio Franceschini, imprenditore e autore del libro “L’Italia che vorrei”. Prima degli interventi è stato anche presentato il volume sul 60mo curato da Barbara Garavaglia.