Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 24 Novembre 2016
Colletta alimentare in 110 punti vendita
«La carità ritrovata»
Ventesima edizione per l’appuntamento con la giornata nazionale che andrà in scena sabato. I referenti: «Un gesto semplice che ci regala felicità».
Torna sabato l’appuntamento, giunto quest’anno alla sua ventesima edizione, con la Giornata nazionale della Colletta alimentare, organizzata dall’associazione Banco alimentare. In 110 supermercati e punti vendita della provincia di Sondrio sarà possibile fare una spesa solidale acquistando generi alimentari (alimenti per l’infanzia, tonno in scatola, sughi e pelati, olio d’oliva, riso, legumi, biscotti e latte a lunga conservazione) da consegnare poi ai volontari presenti all’entrata e all’uscita di punti vendita e supermercati stessi.
L’iniziativa è stata presentata lunedì alla sala Vitali del Credito valtellinese e ad intervenire sono stati il responsabile provinciale della Colletta alimentare Federico Motta e il responsabile nazionale Federico Bassi. Quest’ultimo non si è limitato a ricordare l’importanza dei generi alimentari che verranno raccolti e che andranno ad aiutare (grazie anche alle associazioni che operano sul territorio) persone e famiglie che si trovano in situazione di difficoltà, ma ha sottolineato con grande passione e convinzione l’impatto che un gesto di carità come la Colletta alimentare può avere innanzitutto sui volontari e sui cittadini che sabato decideranno di effettuare la loro “spesa solidale”.
«Quando vediamo una persona in difficoltà - ha spiegato Federico Bassi - il nostro primo moto, quel che ci viene naturale, è cercare di aiutarla, non di fare finta di niente e fregarcene, come invece, troppo spesso ci dice il mondo d’oggi. Grazie alla Colletta alimentare ognuno di noi può riscoprire questa parte di sé stesso, questo senso di compassione, che significa “soffrire con” che si sta invece perdendo. La Colletta alimentare ci può consentire di guardare sinceramente il nostro cuore e mettere a tema il desiderio di felicità che ha».
Un gesto di carità e generosità, dunque, che aiuta a riscoprire sé stessi, ma soprattutto ci mette di fronte a un’altra realtà troppo spesso ignorata di questi tempi: in tutti gli uomini c’è questo senso di compassione, questo desiderio di aiutare gli altri.
«Siamo andati a presentare la Colletta alimentare - ha proseguito Bassi - in una delle più grandi moschee di Milano e moltissimi fedeli si sono mostrati interessati e hanno chiesto come potessero dare concretamente una mano. Abbiamo fatto lo stesso con il responsabile dei “latinos” di Milano e lui di suo pugno ha scritto una mail alle migliaia di sudamericani di Milano chiedendo di partecipare alla Colletta. Credo che questo significhi davvero il dialogo, cioè cercare di mettere a tema la tua esperienza con un altro che hai incontrato. Alla faccia di chi dice che i musulmani sono tutti estremisti o che a Milano ci vuole l’esercito».
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