Colico in Valtellina: la Lega si divide

«Aspettiamo il confronto con il comitato». Franco De Poi è uno storico esponente della Lega di Colico, è stato candidato sindaco ed è tuttora in consiglio comunale nella maggioranza che sostiene Monica Gilardi. Rispetto alla proposta recentemente lanciata da un comitato di cittadini sull’ingresso del comune nella provincia di Sondrio, De Poi esprime prudenza. «Ancora non conosciamo il gruppo di cittadini che ha sviluppato l’idea – spiega l’esponente leghista – ma ci aspettiamo che si facciano avanti per discutere prima con l’amministrazione e poi con tutti i colichesi. Aspettiamo il confronto. Dovremo valutare attentamente i pro e i contro dell’eventuale cambio di provincia. Mi sembra che gli amministratori della provincia di Sondrio siano favorevoli mentre non conosciamo ancora l’opinione della Provincia di Lecco».

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Molto più decisa la posizione di un altro importante membro della Lega come Ugo Parolo, primo cittadino di Colico dal 1993 al 2001. «Sin da quando ero consigliere regionale – evidenzia Parolo – sostengo la necessità, tanto per la Valtellina quanto per Colico, di riconoscere ciò che è già nei fatti. Rafforzare la sinergia tra i due territori produce solo vantaggi per tutti. Colico è unita a Lecco solo dall’aspetto amministrativo mentre tutti i rapporti economici, sociali e industriali sono legati prevalentemente al morbegnese. Sul piano comunicativo e turistico, inoltre, affiancare i brand Valtellina – Stelvio e Lago di Como, entrambi conosciuti a livello mondiale, sarebbe qualcosa di esplosivo».

In particolare, i promotori del passaggio da Lecco a Sondrio hanno puntato sul settore enogastronomico scegliendo come slogan “Il bitto sposerà l’agone?”. «L’efficienza degli uffici della Provincia di Sondrio – aggiunge Parolo, per due volte eletto alla Camera dei deputati – è nettamente più alta rispetto a Lecco. Non certo per un problema di negligenza dei dipendenti comunali. La provincia di Sondrio è più piccola e i suoi uffici sono più vicini al territorio». L’iter che un comune deve seguire per cambiare provincia è articolato e complesso. L’ultimo esempio nel lecchese è Torre de Busi, passato alla provincia di Bergamo nel 2018. «Sono assolutamente favorevole al passaggio di Colico in Provincia di Sondrio. – commenta Roberto Castelli, ex ministro della Giustizia – Già oggi Colico gravita molto sulla Valtellina e i vantaggi che ne ricaverebbero i suoi cittadini sarebbero molteplici. Sondrio ha capacità di spesa superiori grazie ai fondi provenienti dai consorzi Bim ed è più efficiente nello sviluppo delle infrastrutture rispetto a Lecco».

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In questo coro di voci favorevoli emerge anche qualche perplessità. «Sarebbe un dispiacere personale – sottolinea Mauro Piazza, sottosegretario regionale - se il comune di Colico dovesse abbandonare la provincia di Lecco perché lo ritengo una delle parti più belle del nostro territorio e fin dall’inizio ha fatto parte della storia della nostra provincia. Personalmente sono contrario alla frammentazione territoriale anche perché bisogna valutare bene quali sono le ricadute per i cittadini soprattutto per quello che riguarda i servizi di cui essi usufruiscono e che in questo momento afferiscono alla provincia di Lecco e alle sue articolazioni. In ogni caso, saranno proprio i cittadini a decidere di quale provincia vogliono far parte».

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