Colico: la guglia della Seval
Un gigante domina Milano
La Seval di Colico, che ha realizzato la guglia di 80 metri che sovrasta la torre di Porta Nuova a Milano. La guglia costruita a Colico è alta 80 metri e ha una base di 8,8 metri. Per realizzarla sono state usate 140 tonnellate di acciaio, mentre i calcoli ingegneristici sono stati realizzati dallo studio di Gianni Mori, che ha sede in corso Matteotti a Lecco.
COLICO - Succede sempre. È l'imprevisto dell'ultimo istante che mette a rischio il lavoro di mesi. È successo anche alla Seval di Colico, che ha realizzato la guglia di 80 metri che sovrasta la torre di Porta Nuova a Milano. Era tutto pronto, era tutto calcolato, quando si è saputo che l'elicottero americano che doveva trasportare la guglia sopra il grattacielo non era disponibile.
Rincorsa e telefonate frenetiche per trovare un altro mezzo in grado di sollevare e muovere il cono di acciaio. Alla fine, in Svizzera è stato recuperato un elicottero che poteva fare al caso. Però, i piani di lavoro sono stati modificati, «perché - spiega Alfredo Ardenghi, titolare della Seval di Colico - il "nuovo" elicottero aveva una capacità minore di quello americano. E così la guglia è stata suddivisa in dodici pezzi di 20-22 quintali ciascuno, anziché i sei tronconi previsti». Alla fine, grazie anche alla perizia dei sei tecnici della Seval che hanno "saldato" il cono d'acciaio alla struttura della torre, tutto è andato a posto. E con la super guglia, la torre di Porta Nuova è diventata l'edificio più alto d'Italia. «Adesso, entro Natale - continua Ardenghi - dobbiamo realizzare l'impianto di illuminazione e quello antighiaccio della guglia. È un intervento che, come la costruzione di tutto il cono, presenta diversi problemi e per noi rappresenta una stimolante sfida tecnologica».
La guglia costruita a Colico è alta 80 metri e ha una base di 8,8 metri. Per realizzarla sono state usate 140 tonnellate di acciaio, mentre i calcoli ingegneristici (il cono deve resistere a raffiche di vento fino a 130 chilometri all'ora) sono stati realizzati dallo studio di Gianni Mori, che ha sede in corso Matteotti a Lecco. Le indagini preliminari sugli effetti del vento e sui rischi di fulmini sono stati condotti alla galleria del vento del Politecnico di Milano. Mentre le ricerche sul rivestimento in lamiera sono state effettuate al Cnr/Itc di San Giuliano Milanese. I monconi di ancoraggio, quelle che si possono definire le radici della guglia hanno interessato gli ultimi nove piani della torre, in questo modo sono stati ripartiti i carichi verticali di "strappamento" del manufatto.
Nella costruzione della guglia milanese, la Seval (sigla che sta per Società elettrica valtellinese) ha contato sull'esperienza e le competenze accumulate nella realizzazione di elettrodotti e di tutti i componenti tecnologici ad essi connessi (sostegni, isolatori, morsetteria, conduttori e accessori). L'impresa di Colico è stata costituita nel 1987. Nel '99, Alfredo Ardenghi decise di diversificare la produzione, senza comunque abbandonare il business originario. Così, Seval entrò nel mercato del trasporto e recupero degli elettrodomestici esausti. Negli stabilimenti di Colico e Piantedo, la Seval occupa 120 addetti, ai quali vanno aggiunti gli 80 che lavorano in un impianto in Basilicata.
Va, infine ricordato che come più volte scritto su questo giornale, la torre milanese di Porta Nuova è stata costruita dalla Colombo costruzioni che nell'appalto aveva il ruolo di general contractor. Si tratta di una delle imprese in Italia più innovative nel settore delle costruzioni che occupa 180 persone fisse (che diventano 800 con gli assunti nelle diverse commesse) e un fatturato che nel 2010 ha raggiunto i 150 milioni (tutti realizzati in Italia e tutti con appalti privati). Il cantiere di Milano era stato aperto nell'estate 2008, e ha come committente gruppo Hines Italia sgr.
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