Cronaca / Valchiavenna
Martedì 20 Novembre 2018
Colico-Chiavenna, neanche un treno
Dei bus sostitutivi nemmeno l’ombra
Popolazione inviperita ieri in Valchiavenna per l’ennesima odissea in treno
Fedele (Cisl) : «Un accettabile servizio sostitutivo non richiede investimenti, solo buona volontà»
Prima il servizio era insufficiente, ora non c’è proprio. Ennesimo episodio ieri nella lunga crisi nei rapporti tra Valchiavenna e servizio di trasporto ferroviario. Soppresse, infatti, tutte le corse nell’arco della giornata sulla Colico-Chiavenna e, ancora una volta, i problemi sono arrivati dal servizio di autobus sostitutivo. Nelle scorse settimane in due casi al posto del treno era stato inviato il pullman. Quello da 50 posti. Purtroppo in coincidenza delle corse maggiormente utilizzate da lavoratori e studenti. Con il risultato che lungo il percorso tantissima gente era rimasta a piedi. Per il treno delle 7,03 con partenza da Chiavenna ieri, corsa tra le più gettonate, non è arrivato nemmeno quell’unico autobus. A poco sembrano essere servite le parole durissime degli amministratori locali. «Siamo alle solite – commenta Michele Fedele della Cisl Trasporti - . I viaggiatori, lavoratori e studenti, hanno dovuto aspettare un’ora per la corsa successiva con conseguente entrata in forte ritardo a scuola e al lavoro. In passato, seppur in presenza di disagi, la situazione dei pendolari valchiavennaschi non ha mai raggiunto i limiti attuali, l’entrata in ritardo a scuola e al lavoro non è più un’eccezione ma sta diventando la regola con possibili ripercussioni negative sull’attività lavorativa e sul rendimento scolastico».
Molti lavoratori, ma anche famiglie dei ragazzi, hanno iniziato a fare da soli. Abbandonando di fatto il trasporto pubblico e puntando sulla organizzazione in proprio.
«Data l’attuale situazione di Trenord, ci vorrebbe la “bacchetta magica” per migliorare significativamente il trasporto ferroviario e, pertanto, dovremo aspettare del tempo per “vedere la luce”, sempre che i programmi di investimento, ultimamente rappresentati dai vertici aziendali e istituzionali, abbiano corso – continua Fedele - .Ma oggi, preso atto che la situazione rappresenta una condizione di emergenza e le soppressioni non sono un’eventualità ma quasi una costante, perché non adoperarsi per predisporre un servizio sostitutivo di autobus con pronta reperibilità dei mezzi? Un accettabile servizio sostitutivo non richiede investimenti milionari ma solo un briciolo di buona volontà per organizzarlo in maniera decente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA