Colico, cervo ferito dai bracconieri
Soppresso dopo una lunga agonia
Era stato colpito da colpo d’arma da fuoco alla mascella
Alla polizia provinciale non è rimasto che praticare l’eutanasia
Bracconieri ancora in azione nei boschi di Colico. Ieri sera, gli uomini del nucleo faunistico della Polizia Provinciale di Lecco, guidati dal comandante Raffaella Forni sono intervenuti in località La Valle per un cervo, un maschio adulto di tre anni e di circa 100 chili di peso, che era stato trovato gravemente debilitato e malnutrito, a causa di una ferita da arma da fuoco.
L’ungulato sarebbe stato colpito alla mascella nei giorni precedenti e per questo avrebbe vagato nei boschi di Colico, impossibilitato a nutrirsi. L’episodio è considerato un atto di bracconaggio in quanto nel nostro comprensorio la caccia al cervo per tutte le classi di età e sesso, è chiusa dal 31 dicembre.
Una volta ricevuta la segnalazione, gli agenti della Polizia Locale hanno raggiunto l’esemplare ferito insieme a un veterinario dell’Ats della Brianza. Purtroppo, le condizioni dell’animale sono risultate troppo compromesse e quindi non è rimasta altra soluzione che la soppressione al solo scopo di alleviarne le sofferenze.
La carcassa è stata smaltita in un impianto autorizzato, su disposizione del servizio veterinario, mentre il tronco encefalico è stato conferito all’Istituto Zooprofilattico ai fini dell’attività di sorveglianza conoscitiva che viene svolta a riguardo della malattia del deperimento cronico che riguarda proprio i cervi (sebbene in questo caso la causa del deperimento sia sicuramente ricondotta al colpo d’arma).
La vigilanza anti-bracconaggio della Polizia provinciale prosegue. Particolare attenzione viene data anche all’utilizzo di trappole non autorizzate. S.Sca.
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