Economia / Morbegno e bassa valle
Sabato 05 Ottobre 2013
Claudia, la stilista
tra i giovani talenti
di Vogue Italia
Nata a Morbegno, si è poi trasferita all’estero perché «per i ragazzi non ci sono opportunità» - Vorrebbe tornare e creare una sua etichetta
Trentadue anni, morbegnese, l’ex liceale del Ferrari, si scopre promettente stilista di moda. Migrata oltre Manica per mettere radici nel suo quartiere generale di Londra, Claudia Ligari è stata notata a Parigi dalla coeditrice di Vogue Italia, Sara Maino, che l’ha scelta i tra i giovani talenti sull‘inserto di Vogue Italia di settembre. Ne ha fatta di strada la valtellinese cresciuta a pane e armonia estetica sin dall’infanzia(sua mamma è Marina Bonmartini, da sempre anima dell’antiquariato itinerante nel cuore storico di Morbegno).
La sua è la storia tipo comune ad altri talenti in fuga dal Belpaese, che di abiti e design ha una lunga tradizione, «ma che resta legato a vecchi schemi, con poche opportunità per i giovani». Dopo l’esperienza da Missoni e Alexander McQueen, Claudia ha una linea sua, che ha realizzando con studio e passione, ma«non senza fatica», facendo convivere creatività e necessità pratica di sopravvivenza, quei lavori - anche tre alla volta - che continua a svolgere di pari passo al suo mestiere per pagarsi bollette e collezioni. Ora, dopo nove anni londinesi, ha un sogno: tornare in Italia con la sua produzione sartoriale «per dare, magari, una svecchiata alla moda di casa».
All’inizio la naturale propensione per uno degli oggetti del desiderio squisitamente femminile si limitava all’attrazione, ma forse c’era già qualcosa di più. «In effetti - dice Claudia - ho sempre avuto questo debole per gli abiti, da quando sono nata, ma nascere in Valtellina non è certo come nascere a Milano o New York o Londra, quindi ci ho messo anni a capire che cosa la mia passione volesse veramente dire».
Poi, è quasi sempre così, arrivano le occasioni e gli incontri giusti. «Sapevo ben poco di moda e cosi, dopo essermi diplomata al liceo artistico di Morbegno, sotto consiglio di un amico che se ne intendeva un po’, mi sono trasferita a Milano e iscritta subito all’istituto Marangoni. Agli inizi mi sentivo un pesce fuor d’acqua perché avevo veramente pochissime nozioni di moda, di cucito quasi niente e sapevo a malapena i nomi degli stilisti. Ma diciamo che mi sono innamorata subito del settore». Passano quattro anni, termina gli studi (« dopo sforzi non indifferenti»), ma non il suo desiderio di conoscere, la curiosità di imparare cose nuove.
«Purtroppo, come al solito, l’Italia aveva ben poco da offrire e così, dopo un breve, ma bellissimo, stage dai Missoni» e un lavoro come assistente designer nell’azienda di moda Erreuno (durato meno di un anno), Claudia fa le valigie e parte per Londra, «un altro dei miei sogni nel cassetto».
Anche perché «l’Italia mi stava stretta, non riuscivo a esprimermi appieno. Cercavo qualcosa di diverso, il mio gusto in fatto di moda era diverso, “più nordico” e non riuscivo a trovare un filone in Italia. Appena arrivata a Londra mi è sembrato subito di poter respirare, c’era un energia magica, mi sentivo finalmente a mio agio con me stessa e più in sintonia con le persone». Qui, dopo uno stage da Alexander McQueen, diventa designer nel mondo dell’High Street inglese,«che un po’ come il nostro pronto moda italiano, ma migliore». Lavora per Topshop, Asos e River Island raggiungendo velocemente la posizione di Senior Designer. «Nonostante la mia carriera andasse a gonfie vele sentivo che mi mancava qualcosa, sentivo che quello che stavo facendo era solo un “passaggio” per poter imparare e fare esperienza, io volevo aprire una mia etichetta». Così, quasi per gioco, quattro anni fa, durante le sere dopo il lavoro e nei weekend, crea una piccola collezione di dieci pezzi che le avrebbero permesso di iscriversi a un importante concorso di moda che si teneva in Spagna. «Il concorso non l’ho mai passato, ma qualcuno nel mondo delle agenzie pubblicitarie notò i miei pezzi e mi propose di prendersi cura della mia press».
Da quel momento i lavori di Claudia escono dal laboratorio londinese e si fanno notare sulle riviste di settore, tra le quali Vogue Italia nello scorso mese di settembre.
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