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Sabato 01 Settembre 2012
Civate: per Villa Canali
in gara 72 imprese
Effetto crisi: sono 72 le ditte che si sono candidate per il recupero di Villa Canali di Civate, un appalto da quasi 700mila euro.
Fanno certamente gola, di questi tempi, i circa 700mila euro che il Comune è disposto a spendere per riutilizzare la proprietà situata tra il municipio e la piazza della chiesa; siccome anche Civate potrebbe rientrare, dal 2013, tra i Comuni costretti a rispettare il "patto" col Governo sulle spese, l'80% dei lavori dovranno essere eseguiti - e dunque pagati - entro la fine dell'anno: anche questo è un elemento per la corsa all'incarico, ingaggiata da aziende provenienti da mezza Italia. Non va scordato che la crisi attuale colpisce in modo pesante soprattutto il settore delle costruzioni edili.
«Si sono segnalate in tante per essere invitate alla procedura negoziata - precisa il sindaco, Baldassarre Mauri - Per intanto sono in corso le visite sul posto: partecipare è un requisito essenziale per la selezione: le società che non dovessero svolgere il sopralluogo verranno automaticamente escluse».
La selezione finale avverrà, come sempre, secondo il criterio del vantaggio economico maggiore per l'ente, ovvero del massimo ribasso: il Comune dovrebbe spendere perciò meno dell'importo a base d'asta (di 672.275 euro).
Il recupero di Villa Canali è finanziato coi proventi della pratica Iperal, incamerati dal Comune in cambio delle autorizzazioni a costruire il nuovo supermercato; l'appalto dovrebbe avvenire «entro metà settembre».
Il fabbricato risale, per metà, al 1800 e, per il resto, fu ampliato negli anni '70; ha ospitato per un certo periodo le scuole medie: diventerà presto una biblioteca con sala computer e per eventi culturali; accoglierà inoltre gli ambulatori medici e le riunioni del consiglio comunale.
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