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Giovedì 03 Marzo 2011
Civate: il lago
mangia le coste
«Consorzio Lario» interverrà direttamente, eseguendo il consolidamento. Accadrà con le stesse modalità del passato quando già s'era reso necessario contrastare l'azione delle ondate: saranno prolungati i tratti di scogliera, piccoli massi saranno affiancati l'uno all'altro
«L'innalzamento dello zero idrometrico – è la conclusione – sta provocando un'erosione massiccia della riva». Questa la motivazione tecnica: in parole più povere, è nota da mesi la decisione di alzare il livello delle acque, presa anzitutto per rendere più agevole il risanamento del bacino d'Annone mediante un sistema posizionato presso i piloni del tunnel, che depura le acqua a mo' di rene artificiale. Non ne beneficia affatto il «ramo» di Civate, che ne fa perlopiù le spese. Il lago più alto rende abbastanza indolori i prelievi, ma determina una serie di altre situazioni; le istituzioni, d'altronde, sono perlopiù concordi (non Civate) nel condividere l'innalzamento anche per questioni di principio, ritenendo di riaffermare condizioni naturali storiche e disincentivare l'andazzo recente, quando i privati si appropriavano di tratti di costa sottratti al lago basso. Ieri il sopralluogo ha riguardato soprattutto Isella, dall'ex campeggio «Mexicali» alla punta, e ha messo in evidenza l'erosione nei punti raggiunti dall'acqua alta sempre più spesso: il «Consorzio Lario» interverrà direttamente, eseguendo il consolidamento. Accadrà con le stesse modalità del passato quando già s'era reso necessario contrastare l'azione delle ondate: saranno prolungati i tratti di scogliera, visibili tuttora in alcuni tratti; piccoli massi saranno affiancati l'uno all'altro per l'intera lunghezza, così riparando la riva di terra ed erba in modo ecologicamente compatibile.
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