Civate, faccia a faccia con i ladri: «Tre individui con una tuta nera»

I ladri sono stati messi in fuga dal cane del civatese che si era trovato di fronte a casa la brutta sorpresa

Stavolta, i ladri sono stati visti: non in faccia, perché «erano a volto quasi completamente coperto», ma il civatese che ha avuto l’incontro ravvicinato ne ha potuto fare comunque una descrizione dettagliatissima.

Il faccia a faccia è successo in località Cariolo, un tempo scorciatoia per saltare le code lungo la Lecco-Milano e, da un po’, a circolazione limitata per i residenti. Nonostante ciò, l’altra notte i malintenzionati si sono avventurati ugualmente in questo rione storico tra Civate e Suello, posizionato appunto a picco sulla statale 36.

Il giovane Riccardo Virgilio ha fatto il brutto incontro davanti a casa e sarebbe diventato ancora più ravvicinato se il suo cane non avesse messo i ladri in fuga: «Erano tre individui e indossavano tutti una tuta nera - li ha poi descritti -. Uno di loro aveva il pantalone corredato da righe giallo-arancione lungo il fianco. Portavano anche una giacca nera: una delle quali di materiale lucido e tutti con il cappuccio. Avevano con sé alcune borse della spesa del tipo fornito al supermercato e tutti tenevano il volto coperto fino al naso». In aggiunta al cappuccio, il camuffamento era certamente a prova di telecamere. Infatti, il civatese conferma: «Impossibile dire di più, anche perché il mio cane, abbaiando, li ha fatti scappare subito, fortunatamente. Ho chiamato i carabinieri, che hanno perlustrato la zona, ma senza trovare nessuno».

Civate è nel mirino dei ladri da tanto tempo: l’ultimo furto in appartamento era avvenuto in via Cerscera; un recente tentativo si era verificato nella pizzeria da asporto in via Alla Santa; sono state inoltre vandalizzate e rovistate numerose auto lasciate in sosta di notte sotto le abitazioni dei proprietari, nel centro storico; frequenti altresì le truffe e i raggiri, col copione consueto del finto tecnico dell’acquedotto o altri espedienti. In passato, Civate era salita alla ribalta delle cronache anche per i ladri acrobati nel complesso residenziale “Mercury”.

Altrettanto flagellata è Galbiate dove la centralissima via Primo Maggio è tornata scenario di furti un paio di notti fa: da auto in sosta sono state asportate le targhe, per contraffare altri veicoli con cui mettere a segno ulteriori reati; sono state nel contempo rubate attrezzature in un cantiere edile in via San Bernardino, a pochi passi dal municipio e da Villa Bertarelli. Recenti tentativi di truffa, «fortunatamente non andati a buon fine» erano stati pubblicamente segnalati nei giorni precedenti dal sindaco Giovanni Montanelli mettendo in guardia i concittadini, soprattutto anziani, dai «finti tecnici, le finte estetiste che si propongono per trattamenti a domicilio», ma addirittura «i finti carabinieri o poliziotti, o postini: massima attenzione, insomma, e non aprite a nessuno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA