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Mercoledì 18 Gennaio 2012
Civate: il Cornizzolo
chiede aiuto al ministero
Il Coordinamento di circa cinquanta associazioni "denuncia" il rischio dell'apertura di nuovi fronti di cava anche alla regione e alla soprintendenza ai Beni architettonici e il paesaggio. Osservato speciale il complesso abbaziale di San Pietro al Monte
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Sono tanti, ormai, i soggetti riuniti nel Coordinamento, al quale appartengono storici fondatori - come la Sec di Civate, la Sev di Valmadrera, il "Gruppo difesa natura" di Suello - e forze nuove come Wwf, Libera, il Fai di Lecco, fino al centro ornitologico di Varenna; alcuni sono dunque di rilevanza anche nazionale, tutti s'impegnano negli «ambiti sociali, culturali, ambientali e ricreativi con un rilevante numero - ricordano - di soci»: segnalano «con preoccupazione» a Roma e a Milano «un pericolo incombente sul complesso abbaziale di San Pietro al Monte e per il paesaggio nell'area dei laghi briantei a causa dell'apertura, da parte della Provincia di Lecco, del procedimento relativo a un nuovo "piano cave"».
Calano perciò sul tavolo del ministero e della soprintendenza la carta della tutela secondo una normativa del 2004 che riguarda «ambiti e bellezze d'insieme».
Tutti i dettagli e gli approfondimenti del confronto su "La Provincia di Lecco" in edicola giovedì 19 gennaio.
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Il consiglio comunale aperto di Civate sul Cornizzolo