Homepage
Lunedì 03 Giugno 2013
Ciclismo, Napolitano
domina sullo Stelvio
Il temuto maltempo è rimasto lontano dall'Alta Valle e non ha rovinato al festa ai quasi mille cicloamatori che hanno onorato la seconda edizione della gran fondo della Us Bormiese. Primo il quasi omonimo del Presidente
Il temuto maltempo è rimasto lontano dallo Stelvio e non ha rovinato al festa ai quasi mille cicloamatori che hanno onorato la seconda edizione della gran fondo organizzata dall'Us Bormiese.
Alla partenza alle 7.30 nel centro di Bormio i concorrenti hanno scrutato preoccupati il cielo, guardando verso sua maestà lo Stelvio. Sembravano degli alpinisti che devono salire sulla grande montagna e devono capire se la montagna li accoglierà oppure li respingerà. Sono arrivati da tutta Italia e soprattutto dall'estero, notevole il numero degli inglesi (il prestigioso Indipendet ha dedicato un servizio all'avvenimento) per confrontarsi col mito dello Stelvio, la montagna resa famosa da Fausto Coppi.
Solamente una settimana fa i tornanti avevano respinto l'assalto di Nibali e degli altri girini, rifiutandosi di farsi domare. Ma questa volta non erano atleti lautamente pagati ma gente che pedale per esclusiva passione e quindi anche lo Stelvio ha dimostrato di avere un cuore.
Ha mostrato anche tanta neve, degli autentici muri, ma la strada era pulita. I primi ad arrivarci sono stati quelli che hanno scelto il percorso corto, una sessantina di chilometri da Bormio a Sondalo con risalita al passo.
Sono bastate 2 ore e mezza al vincitore di questa categoria, Jacopo Bettoni per imporsi davanti a Stefano Da Prada della Bormiese e a Nicola Beretta del Swis Cicling. Fra le donne la più brava è stata Nadia Finazzi (Max Lelli Team) in 3h 9', davanti ad Elisa Martinelli e alla belga Susan Du Plessis.
La sfida più importante della giornata l'hanno sostenuta i partecipanti al percorso lungo, 151km, gli stessi della parte finale della tappa del Giro d'Italia dello scorso anno.
Questi temerari, ovviamente allenatissimi, sono saliti prima sul Mortirolo e poi sullo Stelvio. Due compagni di squadra del team Brado l'hanno percorsa insieme dal primo all'ultimo metro rimanendo sempre davanti a tutti. Per mezzo secondo sul gradino più alto del podio è salito Enrico Zen davanti a Roberto Cunico. Fra le donne ha onorato il nome del suo team "Freccia Azzurra" Consuelo Noè che è stata una freccia rosa chiudendo in 6'56' e 42''. Gli ultimi sono arrivati a premiazioni finite, ma arrivare al traguardo dello Stelvio ha un sapore unico, come quel torrente Braulio che scende impetuoso sulla sinistra dei concorrenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA