Chiusure estive e ferie
Poste, caos nel Lecchese
Organico scarso e code agli sportelli. Problemi da Colico a Oggiono, ma anche a Barzanò e Merate
Mancano 35 portalettere e 25 impiegati. Così nei rioni gli uffici sono operativi solo in alcuni giorni
Poste a singhiozzo. Arrivano le ferie e torna l’incubo delle consegne in ritardo e delle lunghe code agli sportelli.
Le carenze di personale si fanno sentire, già in tempi normali mancano trentacinque portalettere e venticinque addetti agli sportelli, con la stagione estiva i numeri stanno triplicando.
Pagamenti e corrispondenza
Per risolvere il problema l’azienda ha deciso di tagliare gli orari e di abbassare la serranda per alcuni giorni alla settimana.
Negli uffici dei rioni da Acquate, passando per Germanedo, Pescarenico e Maggianico, gli sportelli sono aperti solo alcuni giorni alla settimana. E così capita che per spedire una raccomandata o inviare un bollettino si debbano percorrere chilometri
Sul territorio invece le lunghe code d’attesa sono all’ordine del giorno. «Il personale è ridotto al minimo. Ad Abbadia c’è una sola persona allo sportello che deve arrangiarsi, lo stesso a Dervio, a Colico al personale già numericamente insufficiente ogni giorno viene tolta una persona, che viene trasferita in Valvarrone o a Margno per coprire la mancanza di personale - spiega Antonio Pacifico della Cisl poste -. Nel Meratese mancano sette portalettere e nella zona di Barzanò ci sono difficoltà nella consegna della corrispondenza».
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