Chiavenna, torna in auge l’idea del Tracciolino delle Lepontine

Rispunta nel piano triennale delle opere pubbliche della Comunità montana

Il Tracciolino delle Lepontine? L’idea non è stata abbandonata. Rispunta nel piano triennale delle opere pubbliche della Comunità montana l’intervento che vorrebbe collegare San Bernardo a San Giacomo Filippo a Voga di Menarola, comune di Gordona.

Un’idea lanciata ormai quasi cinque anni fa dal sindaco di Gordona Mario Guglielmana e che sembrava lanciatissima. Salvo poi impantanarsi. L’idea era quella di riportare alla vita un tracciato che già c’è. E che come il più famoso Tracciolino che collega Valle dei Ratti e Valcodera, che non se la passa per niente bene per i noti problemi di natura idrogeologica, è nato per facilitare alle maestranze gli spostamenti durante le fasi di realizzazione di opere di presa legate al settore idroelettrico. Il percorso è percorribile attualmente a piedi, anche se non sempre in condizioni ottimali, ma per le biciclette le cose si fanno un po’ più complicate. Bisogna scendere di sella in un paio di punti e mancano le protezioni verso valle.

Teoricamente si sale da San Giacomo Filippo fino a incrociare la strada che porta a San Bernardo. Da lì si devia verso Sommarovina dove si imbocca il Tracciolino vero e proprio che termina la sua corsa a Cigolino. Da qui si può arrivare fino alla località gordonese di Voga di Menarola e, quindi, ridiscendere verso valle. Si parla ovviamente di un percorso per trekking o mountain bike. L’idea era stata raccolta dalla Cm che aveva trovato anche i fondi. Il famoso finanziamento da 1,7 milioni, si parla di cifra complessiva, per l’implementazione della rete di piste ciclo-pedonali in valle. La realizzazione del tracciato era anche legata strettamente alla apertura dei due nuovi rifugi di mezzacosta realizzati dalla Comunità montana proprio a Voga di Menarola e a San Bernardo, sfruttando edifici inutilizzati di una canonica e di una vecchia scuola, grazie ai fondi di Aree Interne. In entrambi i casi i lavori sono finiti ma negli ultimi due anni i comuni non sono riusciti a trovare un gestore.

Tre anni fa la Cm aveva deciso di soprassedere, perché i fondi arrivati erano vincolati a interventi destinati ad aree di proprietà pubblica. Cosa che il Tracciolino delle Lepontine, di proprietà di A2A, non è. Una rinuncia che, però, non era evidentemente definitiva. Si parla ora di un iter da aprire quest’anno. Con la progettazione, visto che sono stati appostati 40 mila euro. Per quanto riguarda i lavori si parla di interventi nel 2026 e 2027 per una spesa complessiva di 300 mila euro.

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