Chiavenna, scorribande
ai giardini San Fedele

I residenti si sono svegliati nel cuore della notte per il rumore provocato dalle corse tra i vialetti e le sgommate sul prato, di cui la mattina dopo si sono rilavate le tracce visibili sull'erba

CHIAVENNA Ore 3, i giardini pubblici di San Fedele si trasformano in un circuito e una vecchia Renault 5 bordeaux in un'auto da corsa. È successo nella notte fra domenica e lunedì e secondo i racconti degli abitanti della zona non è la prima volta.


Improvvisamente, nel cuore della notte, una buona parte dei cittadini che vivono nel quartiere del parco sono stati svegliati dal rumore prodotto dall'auto. Il conducente, a più riprese, è entrato nell'area verde e si è messo a girare a tutta velocità lungo l'anello interno. Poi, dopo una breve performance, è uscito e si è diretto verso via Fermi. A quel punto le persone che dalle finestre delle case hanno assistito alla scena hanno pensato che fosse soddisfatto della propria bravata, ma si sono sbagliate.


Dopo pochi minuti è ritornato da via Valsecchi ed è rientrato nei giardini passando davanti al bar. Lo show è ripreso e oltre all'autista erano presenti anche altre persone. Tutto è durato una decina di minuti. Pochi, ma sufficienti per spezzare la notte di sonno di molte persone. I rischi legati a un gesto di questo tipo sono evidenti sia per il diretto interessato, sia per gli arredi del parco e le vetture parcheggiate nelle vicinanze.


Potrebbe non essere complicata l'identificazione dell'autore della bravata. Il modello di auto utilizzato risale a circa trent'anni fa e non ci sono in circolazione molti esemplari di vecchie R5 in zona. Inoltre davanti alla scuola Garibaldi sono installate alcune telecamere e in più occasioni il conducente è passato da quel punto.


All'ingresso del parco c'è il cartello che proibisce l'ingresso a cicli e motocicli. Forse il conducente, magari dopo avere assunto bevande alcoliche in gran quantità, non ha pensato che il divieto fosse valido anche per le macchine. Non si sono registrati danni. Questa è una buona notizia, anche perché in questo periodo di lavori le condizioni del parco più frequentato della città sono molto complicate.

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