Chiavenna: accordo in vista per aumentare i posti di asilo nido

«Stiamo lavorando per arrivare a una convenzione con i comuni della Valchiavenna per potenziare l’offerta di posti nei nostri asili nido».

Potrebbe essere una svolta quella annunciata dall’assessore ai servizi sociali del Comune di Chiavenna Elena Del Re. Che in valle ci sia sempre più bisogno di posti per i bambini più piccoli è sotto gli occhi di tutti. Tanto che tre amministrazioni della Valchiavenna stanno pensando seriamente a varare un servizio proprio. Si tratta di Novate Mezzola, Gordona e Prata Camportaccio. Attualmente le strutture operative sul territorio sono tre. Lo storico asilo nido Clyde Geronimi di Chiavenna, che dal prossimo anno scolastico avrà una sede completamente rinnovata e, potenzialmente, più capiente, l’asilo nido Biancaneve di Somaggia di Samolaco e il “Primi passi” a Piuro.

Struttura privata ma convenzionata con il comune. «Come noto lo Stato riserva risorse ai comuni che non hanno sul proprio territorio asili nido per favorire l’accesso dei cittadini alle strutture esistenti. Si tratta di capire se è possibile mettere insieme queste risorse per potenziare quello che c’è sul territorio – continua Del Re - . L’asilo di Piuro non può ampliarsi più di tanto, mentre quello di Somaggia di Samolaco ha problemi con i numeri del personale in questo momento. Il Comune di Chiavenna, invece, potrebbe potenziare il proprio asilo nido. Con un nuovo bando che sarà emesso alla fine dell’anno scolastico in corso e che sarà un bando triennale. Se si riuscirà a varare questa convenzione con gli altri comuni potremmo essere in grado di potenziare l’offerta». Di quanto non si sa. Dipende dalle risorse che ci saranno eventualmente a disposizione e dipende da quanti comuni entreranno in questa convenzione. La struttura demolita del Clyde Geronimi poteva contenere un massimo di 30 bambini. Il nuovo asilo nido in fase di realizzazione potrà raddoppiare la capienza, arrivando a 60 bambini. Un salto non indifferente.

L’asilo nido è con il centro anziani l’unico servizio sociale gestito direttamente dal Comune di Chiavenna. Il resto è delegato alla Comunità montana. Praticamente da quando è nato l’ente comprensoriale. A tal proposito con l’approvazione del nuovo Piano di Zona triennale arriverà una notizia non buona per le casse dei comuni. «I bisogni sociali continuano ad aumentare e con essi i costi – spiega Del Re - . Arriverà un aumento dei contributi dei comuni alla Comunità montana per i servizi sociali comprensoriali».

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