Cesana: piatti freddi
Proteste per la mensa

Non è la qualità del cibo stavolta (come, invece, in passato) a far parlare, bensì la temperatura delle portate da "tavola fredda", secondo alcuni genitori dei quali si è fatta portavoce l'opposizione in consiglio comunale, chiedendo anche di «abrogare» l'attuale regolamento della commissione

CESANA BRIANZA Ancora la mensa scolastica al centro del dibattito.


Non è la qualità del cibo stavolta (come, invece, in passato) a far parlare, bensì la temperatura delle portate da "tavola fredda", secondo alcuni genitori dei quali si è fatta portavoce l'opposizione in consiglio comunale l'altra sera, ragione per cui - sempre secondo l'opposizione - occorre «abrogare» l'attuale regolamento della commissione (composta da rappresentanti di insegnanti e famiglie) che, però, non ha nemmeno un anno di vita.


«Lasciamo finire l'anno scolastico - è la decisione del sindaco, Eugenio Galli - poi tireremo le somme dell'esperienza». Così, sotto il profilo procedurale mentre - tornando ai problemi sul piatto - le lamentele riguarderebbero «i tre quarti d'ora che intercorrono tra le porzioni servite per prime e quelle che arrivano agli ultimi tavoli», secondo il consigliere Davide Carissimi. Ma all'amministrazione comunale risultano tempi molto più contenuti.


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