Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 09 Aprile 2014
Centralina sul Mallero
via agli espropri
Scattata la procedura per pubblica utilità dei terreni su cui sarà realizzata la piccola derivazione
È scattata la procedura di esproprio dei terreni su cui insisteranno le opere di realizzazione della centralina di piccola derivazione sul Mallero in capo alla società Mallero Energia srl.
Piccola derivazione perché il progetto iniziale di realizzare una grossa opera di presa sul Mallero a Chiesa in Valmalenco con la costruzione di una possente galleria e delle opere, è stata bocciata dalla Regione.
Anche se, in base a quanto è stato verbalizzato durante conferenza dei servizi l’11 dicembre scorso, quella in cui si è deciso su alcune varianti progettuali, l’eventualità che si possa materializzare di nuovo lo “spettro” della grande derivazione non è del tutto scongiurata.
Nel verbale è scritto che “l’introduzione di tali varianti, oltre ad essere indubbiamente migliorativa dal punto di vista impiantistico-gestionale e di sicurezza idraulica dell’impianto, per quanto concerne la salute e sicurezza dei lavoratori impiegati in fase di costruzione e dal punto di vista paesaggistico e ambientale, consente anche di realizzare la piccola derivazione senza precludere, a priori, la futura realizzazione della grande derivazione (come richiesto dalla Regione Lombardia)”.
«Stupisce che nessuno più si esprima al riguardo - attacca Michele Comi - . Tutti pronti a cedere i propri terreni, senza nulla obiettare di fronte a uno scempio senza pari, che potrebbe anche diventare qualcosa di peggio. Perché non mi si dica che si va a realizzare una galleria di 6 metri per inserirvi un tubo di 40-60 cm di diametro sinonimo di piccola derivazione, perché non avrebbe senso. Piuttosto, la società oggi deve stare ai dettami per cui non può andare oltre la piccola derivazione, ma punta a ottenere il via libera a quella grande che è nei propri interessi da sempre».
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