Cento anni di Alpini: «Siete un esempio»

Civate Il sindaco Isella alle penne nere: «Rappresentate l’amicizia, la solidarietà e la pace: orgogliosi di voi»

Le celebrazioni di oggi hanno concluso i tre giorni dedicati al centenario delle penne nere di Civate, cominciati con la serata in cui Carlo Castagna ha rievocato la storia dell’alpino civatese Antonio “Batta” Valsecchi, passato alla storia per le gesta, nella notte tra l’11 ed il 12 febbraio 2012, col Battaglione Edolo, in Libia, vicino a Darnah.

A questo stesso episodio ha fatto riferimento ieri il sindaco Angelo Isella nel proprio intervento, nel chiostro della “Casa del cieco”: «Tre vocali esprimono i valori irrinunciabili degli alpini: amicizia, solidarietà e pace; noi riscontriamo la fedeltà ad essi ora nell’appassionato e unitissimo gruppo di Civate, di cui mi proclamo orgoglioso, e in ogni agire degli alpini in tutta la nazione, bellissimo esempio da portare alle prossime generazioni».

Concorde il presidente della sezione Ana di Lecco, Emiliano Invernizzi: «Belle parole, che ci lusingano e ci affidano una responsabilità per il futuro. L’impresa di “Batta” Valsecchi, al di là del contesto, ci insegna a difendere la postazione a oltranza ed è ciò che ognuno di noi dovrebbe tuttora fare: alzare un macigno per i principi, in una società dove invece tutto è fluido, tutto va bene. No, invece. L’Ana ha anche questo dovere».

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