
Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 23 Giugno 2013
Celtic, una passione che premia
I suoi tifosi campioni di fair play
i due sondriesi Giuseppe e Paolo hanno in un certo senso rinverdito i fasti della tifoseria biancoverde, aggiudicandosi insieme a The Italian Celts, club di tifosi italiani del Celtic ufficialmente riconosciuto dalla società, il premio fair play del torneo
Sondrio
Nel 2003, 80 mila tifosi del Celtic invasero Siviglia per la finale di Coppa Uefa contro il Porto: per il loro comportamento impeccabile e la grande festa dentro e fuori lo stadio nonostante la sconfitta, la società di Glasgow fu premiata con il premio Fair Play della federazione calcistica europea.
Poche settimane fa, in quel di Milano, in occasione del primo torneo “The Italian Connection”, i due sondriesi Giuseppe e Paolo hanno in un certo senso rinverdito i fasti della tifoseria biancoverde, aggiudicandosi insieme a The Italian Celts, club di tifosi italiani del Celtic ufficialmente riconosciuto dalla società, il premio fair play del torneo.
La manifestazione, voluta fortemente da Fabio Vinciguerra e dalla giornalista di Mediaset Irma D’Alessandro, che hanno fondato il sito quellichelapremierleague.com, ha radunato oltre 200 appassionati di calcio britannico, tifosi di 16 diverse squadre tra Premier League e serie inferiori inglesi e, per l’appunto, Premier League scozzese e tutti componenti di gruppi organizzati di supporter (i cosiddetti Italian branches), che nella maggior parte dei casi possono godere anche del riconoscimento ufficiale della società calcistica di riferimento.
«È stata una grande giornata - spiega Giuseppe, componente del direttivo di The Italian Celts - anche perché abbiamo avuto modo di conoscere i tifosi delle altre squadre con cui fino a sabato, tranne alcune eccezioni, i rapporti erano stati solo virtuali, attraverso il sito internet e le chat sui social network. È stato bello avere la conferma che, nonostante la “fede” in colori diversi, la passione è comune a tutti ed è sempre ispirata ai valori più belli e genuini». Un modo diverso di concepire il tifo calcistico che fa apparire queste persone, soprattutto in Italia, come se fossero dei marziani. Armate di sorrisi e sportività a tutto campo, rappresentano un modo diverso di vivere la passione nei confronti della propria squadra del cuore. Una forma di attaccamento alla maglia che rifugge dall’idea di essere contro qualcuno o qualcosa: non esistono simboli da abbattere ma storie, bandiere, tradizioni da rispettare. Concetti avulsi dal contesto calcistico nazionale, che ha trasformato gli stadi in arene di gladiatori dove vige la legge del più scalmanato.
Soddisfazione
E, proprio in questo contesto di grande sportività Giuseppe, Paolo (trascinato proprio da Giuseppe in questa passione a tinte biancoverdi) e tutti gli Italian Celts (decimi su 16 squadre partecipanti al termine della giornata), hanno avuto la grande soddisfazione di vincere il premio fair play e aggiudicarsi, peraltro, un weekend di vacanza in Puglia.
«Per noi - ha sottolineato Giuseppe - è stato il premio più bello. Siamo un gruppo affiatato e grazie alla passione per il Celtic sono nati tra noi rapporti profondi, veri e duraturi. Il premio fair play è un riconoscimento per tutto questo, ma ancor più bello è stato percepire che pure le altre squadre erano contente e approvavano l’assegnazione del premio fair play proprio a noi».
E conclude: «I sorrisi e i complimenti che abbiamo ricevuto da parte di tutti ci hanno davvero riempito il cuore e una volta di più ci hanno confermato che viviamo il tifo per il Celtic e la passione per lo sport nel modo migliore possibile. E, finalmente, adesso non vediamo l’ora di goderci un po’ di relax al mare tutti insieme». n
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