Cassette della posta a Lecco piene di rifiuti
Ma presto arriveranno i nuovi modelli

«La riorganizzazione sarà avviata in modo progressivo e graduale su tutto il territorio nazionale, anche attraverso una riqualificazione e l’eventuale riposizionamento delle cassette - spiegano da Poste -. Verranno posizionate cassette di nuova generazione, denominate “Smart letter box”»

Chiuse le storiche cassette rosse della posta, in largo Caleotto sono state trasformate in un cestino per i rifiuti. Uno spettacolo vergognoso quello che si presenta ai passanti, ma che potrebbe essere definito l’evolversi dei tempi: ormai nessuno scrive più lettere o cartoline e le Poste nei mesi scorso hanno deciso di sigillare le buche.

Sigillate con la carta gommata marrone che ben presto si è rotta e così le cassette sono diventate dei cestini. Nell’epoca di internet, dei social che permettono di mandare auguri e immagini dai luoghi di vacanza in tempo reale, le Poste, considerato che il più delle volte si trovavano le cassette vuote, hanno deciso di chiudere il servizio. Una scelta che però non tiene conto delle necessità di chi ancora usa la corrispondenza cartacea.

Nei mesi scorsi si era già sollevata la protesta da parte di cittadini che anche solo per una lettera si erano trovati costretti a fare la coda negli uffici.Di contro le Poste, tramite l’ufficio stampa, avevano chiarito che è in corso una riorganizzazione della rete delle cassette rosse in linea con le mutate esigenze di una clientela sempre più digitalizzata e con il conseguente calo dei volumi di corrispondenza immessi in cassetta. «La riorganizzazione sarà avviata in modo progressivo e graduale su tutto il territorio nazionale, salvaguardando in particolare le aree più disagiate, anche attraverso una riqualificazione e l’eventuale riposizionamento delle cassette - spiegano da Poste -. Verranno posizionate cassette di nuova generazione, denominate “Smart letter box”, in grado di rilevare l’effettiva presenza di lettere e cartoline in cassetta e dunque di efficientare l’attività di vuotatura che sarà effettuato solo in presenza di invii».

I mesi sono passati ma le nuove cassette non sono arrivate, e ora le vecchie sono diventate cestini dell’immondizia. Un cambio d’epoca se pensiamo che nel 1967, il presentatore Corrado sbucava da una cassetta di impostazione, in uno spot destinato a far conoscere il codice di avviamento postale agli italiani. Per questa campagna informativa le Poste coinvolsero testimonial del mondo dello spettacolo fra i quali Gianni Boncompagni, Raffaella Carrà, Gino Bramieri, Aba Cercato, Gianni Morandi e Ugo. Ora invece le cassette sono sigillate e non utilizzabili.

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