Casargo, anche i negozi
lottano per l'auto medica

I numeri a difesa dell'automedica aumentano ogni giorno. Continuano le raccolte firme, grazie all'impegno di tutti i cittadini. Anche alcuni negozianti hanno intenzione di promuovere la petizione. Intanto al presidio di ieri fuori dall'Umberto I a Bellano la questione ha avuto un grande spazio.

CASARGO - Aumentano i numeri della protesta contro la decisione di sospare l'automedica da Bellano al Trivio di Fuentes. Si stimano già 5 mila firme, ma i numeri della raccolta sono destinati a aumentare nel fine settimana, con i banchetti organizzati su tutto il territorio. Si può firmare in ogni paese, da Casargo a Colico, fino a Mandello e Ballabio. Secondo il comitato "Rivogliamo l'auto medica" si tratta di una protesta popolare, la gente si sta dando da fare in tutti i modi e anche i negozi della zona hanno intenzione di tenere  e promuovere la petizione.
Un problema molto sentito dunque e anche la Cgil ha detto la sua ieri mattina, fuori dall'Umberto I a Bellano, nell'ambito del presidio sui tagli alla sanità nazonale. Un posto di rilievo è stato dato alla questione auto medica. «Assurdo togliere l'auto medica, è una pazzia - ha detto Francesco Vitali, dello Spi Cgil - la popolazione del territorio è prevalentemente anziana, senza questo servizio si rischia di perdere parecchio sul fronte del soccorso».
Mercoledì prossimo, alle 10 allo Ster regione a Lecco ci sarà un incontro tra i sindaci del territorio e i vertici regionali, per l'occasione potrebbe esserci una protesta pacifica aperta dall'auto medica.
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