Canottaggio, impresa dell’otto uomini che stacca il pass per Parigi

L’ammiraglia torna ai Giochi dopo 20 anni. Tra loro anche comaschi e lecchesi

Non si è ancora spenta l’eco dell’impresa azzurra della qualificazione delle due ammiraglie alle Olimpiadi di Parigi. La prima in assoluto nella storia del canottaggio italiano quella dell’ottorosa, ma passerà alla storia sportiva anche quella dell’ammiraglia maschile che torna ai Giochi dopo 20 anni (ultima partecipazione Atene 2004).

A Lucerna, infatti, è stata un’impresa straordinaria recuperare lo svantaggio di 3 secondi sul Canada e soffiare ai canadesi sul traguardo il pass olimpico per un centesimo. Se n’è parlato alla Canottieri Lario in occasione dei festeggiamenti degli atleti tornati trionfatori da Lucerna, comaschi e lecchesi, perché il nostro lago sarà rappresentato a Parigi da otto azzurri: Jacopo Frigerio (Fiamme Gialle/Lario), Aisha Rocek (Carabinieri/Lario), Giorgia Pelacchi (Fiamme Rosse/Lario), Matteo Della Valle e Davide Comini (Fiamme Oro/Moltrasio), Elisa Mondelli (Fiamme Gialle/Lario), Andrea Panizza (Fiamme Gialle/Moto Guzzi), Gabriel Soares (Marina Militare), oltre ai due tecnici nazionali, il mandellese Carlo Gaddi (allenatore del settore di punta) e Stefano Fraquelli (gruppo femminile).

«Un sogno che abbiamo accarezzato – così Giorgia Pelacchi, prodiera dell’ottorosa - e che si è realizzato. E’ stata una gara bellissima e perfetta. La gara che ci eravamo prefissate di fare, abbiamo dato tutto e siamo riuscite nell’impresa. Parigi ci aspetta e questo è solo l’inizio. Ringrazio tutti: la mia famiglia, gli allenatori, la Federazione, le fiamme Rosse e la Lario. E un ringraziamento a Stefano Fraquelli per avermi seguita in tutti questi anni».

Raggianti anche i mandellesi Andrea Panizza e Davide Comini, che a Lucerna hanno partecipato alla Coppa del Mondo, avendo già in tasca il pass olimpico delle rispettive barche, quattro di coppia e due senza, qualificate ai Mondiali 2023. Sul Rotsee il due senza di Comini e Codato è stato ritirato per il malore accusato dal mandellese dopo le batterie. «E’ stato per via della cervicale – spiega Davide – ma niente di serio. Infatti mi sono subito ripreso ed è stato meglio non forzare troppo, visto che siamo prossimi alle Olimpiadi. E’ stato confermato il nostro equipaggio e questo mi dà la carica per rifinire la preparazione nei giorni che rimangono alla partenza per Parigi».

A rimarcare il felice momento di attesa per i Giochi parigini, è Andrea Panizza. «È stata una bellissima festa, mi ha fatto piacere essere stato invitato per festeggiare le qualifiche dei due otto che hanno fatto un impresa storica. Io mi sento bene, quest’anno ho fatto un ottimo lavoro e mi sono allenato sempre molto bene. Questi due mesi saranno fondamentali per avvicinarsi alle Olimpiadi, quindi spero che andrà tutto per il meglio. Ora andremo tre settimane a Livigno per ossigenarci, poi altre tre a Piediluco per finalizzare la preparazione per Parigi».

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