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Mercoledì 08 Maggio 2013
Cannoni sparaneve ad Aprica
Piano acustico più tollerante
L'impianto di innevamento di Aprica condiziona il piano di zonizzazione acustica del paese, che è stato approvato dal consiglio comunale all'unanimità. In pratica ci sono valori di rumore più alti per consentire l'azionamento dei cannoni durante la notte nel periodo invernale, quando occorre produrre la neve artificiale per coprire le piste che scendono in paese
Il piano è un atto tecnico-politico che pianifica gli obiettivi ambientali di un'area in relazione alle sorgenti sonore esistenti per le quali vengono fissati dei limiti. La classificazione acustica consiste nella suddivisione del territorio comunale in aree acusticamente omogenee a seguito di attenta analisi urbanistica del territorio stesso tramite lo studio della relazione tecnica dello strumento urbanistico e delle relative norme tecniche di attuazione. L'obiettivo della classificazione è quello di prevenire il deterioramento di zone acusticamente non inquinate e di fornire un indispensabile strumento di pianificazione dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale.
«Il nostro piano di zonizzazione acustica risale al 2001 - spiega il sindaco, Carla Cioccarelli -. Lo abbiamo approvato con un po' di tolleranza, applicando percentuali di rumore più alte considerando la presenza dei cannoni notturni che sono indispensabili ad Aprica per produrre la neve. Questa tolleranza non riguarda, dunque, i locali per i quali si può chiedere l'insonorizzazione o lo svolgimento delle sagre per le quali si può chiedere una deroga. L'Arpa ha bocciato il primo piano che avevamo proposto nel 2009 e ci ha imposto, in pratica, valori che garantissero un maggiore silenzio. Speriamo che nessuno abbia a lamentarsi perché potrebbe crearsi il paradosso di non poter sparare la neve».
Il sindaco ammette che, di notte, i cannoni in azione creano un rumore costante seppure non elevato che si diffonde in modo percettibile nelle aree limitrofe agli impianti di risalita. «Nessuno aprichese si è mai lamentato per questo però, consapevole della necessità che ci sia la neve sulle piste per garantire il lavoro di tutti in paese - prosegue -. Ora riproponiamo un nuovo piano rivisto e, dopo averlo approvato in consiglio, lo invieremo ad Arpa. Speriamo che vada bene...».
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