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Martedì 08 Gennaio 2013
Candidatura in Regione
Lega spaccata su Sertori
Nelle mani di Salvini e Maroni i nomi dei papabili alla corsa per il consiglio regionale. Presidente in contrapposizione al segretario provinciale Narciso Zini, con l'uscente Ugo Parolo in attesa del giudizio finale del partito dopo lo scandalo sui rimborsi spesa
Scelte tutt'altro che scontate o semplici in casa Carroccio. Almeno per quanto riguarda Valtellina e Valchiavenna.
La Lega infatti si è divisa sulle diverse possibilità in campo.
Se prima di Natale il voto, non ponderato, delle sezioni aveva incoronato il segretario provinciale Narciso Zini come il candidato del territorio relegando al quarto posto il presidente della Provincia Massimo Sertori, scelto però dalla sezione del capoluogo, l'Epifania ha rimesso con decisione sul tavolo il nome dell'amministratore pubblico.
Il nazionale del Carroccio sarebbe pronto a puntare sul numero uno di palazzo Muzio, uomo di riferimento della Lega sul territorio, in virtù di ruolo ed operato. Anche perché la battaglia per palazzo Lombardia questa volta si fa più dura che in passato e quindi servono uomini di riferimento forti, conosciuti e capaci di attrarre voti.
Il ritorno in auge del nome di Sertori ha provocato immediate reazioni.
È comparsa alla fine della settimana scorsa su Facebook la pagina "Valtellina - Valchiavenna, duemila e credici. VogliaAMO Narciso Zini in Regione".
«Questa pagina è dedicata a Narciso Zini, da persone che vogliono bene al movimento della Lega Nord e credono che Narciso sia il miglior candidato che la nostra provincia di Sondrio si meriti per le regionali della Lombardia - si trova scritto -. Siamo fiduciosi, che Salvini, Maroni e i componenti dei vari direttivi nazionali e federali rispettino il desiderio dei militanti e sostenitori della nostra provincia».
Sono 160 i "mi piace" messi alla pagina, tra cui quelli del parlamentare Jonny Crosio, dell'ex segretario del partitoMario Fomiatti, di Christian Borromini piuttosto che di Gianpiero Reghenzani, ex consigliere provinciale di Teglio, vicino all'area di De Gianni.
Ma c'è anche Ugo Parolo a giocarsela per un posto a Milano. E se finora il suo nome è rimasto nelle retrovie è soltanto perché il partito non ha ancora deciso quale linea tenere nei confronti dei consiglieri uscenti in rapporto all'inchiesta milanese sull'utilizzo dei fondi per le spese.
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