Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 13 Dicembre 2013
Cameriera aggredita
«Ho temuto per la vita»
La giovane rivive i terribili attimi passati domenica sera a Grosio - Incredulo pure il datore di lavoro
Il bernoccolo sopra la tempia destra ha lasciato il posto a un evidente livido e con il collarino sono i segni dell’aggressione subita domenica sera.
Oltre al terribile ricordo c’è pure un gran mal di testa ad accompagnare le giornate della cameriera rumena di 22 anni, Silvya Mihaela, che è stata aggredita e derubata dei soldi che aveva nella borsetta domenica sera in pieno centro a Grosio verso le 23.30, mentre stava tornado nell’abitazione di via Roma dopo aver terminato il proprio turno al bar Latteria.
Il telefonino sfiorato
La ragazza, che temeva per la proprio incolumità tanto che il giorno precedente era stata nella caserma dei carabinieri di Sondalo per segnalare di essere seguita da uno sconosciuto.
Prima di essere colpita alla testa con una bottiglia è riuscita a far partire la telefonata verso il datore di lavoro. Era infatti d’accordo con padrone del bar che in caso di pericolo lo chiamasse e per questo motivo la ragazza camminava col cellulare in mano col dito pronto a far scattare la chiamata a Renzo Sala, titolare del bar Latteria:
«Quando mi è arrivata la chiamata, pensavo fosse partita accidentalmente perché non sentivo nulla - racconta Sala - . Ho sentito un fruscio ma, non ottenendo risposta, ho provato a chiamarla sull’altro cellulare che suonava libero». A quel punto il grosino ha lasciato il locale e si è diretto con passo svelto verso la casa della ragazza temendone per l’incolumità. Nel frattempo la giovane era caduta a terra svenuta nel piazzale della chiesa di San Giuseppe sotto il campanile dov’era stata aggredita.
Sala è passato due volte sul lato opposto della strada senza vederla. Solo la segnalazione di un compaesano che, in compagnia della moglie ha trovato la ragazza a terra svenuta, ha fatto individuare a Sala la cameriera del suo locale: «Quando l’ho vista non respirava e ho temuto il peggio. Dopo un attimo ha iniziato a riprendersi piano piano, intanto sono arrivati i soccorsi che erano stati chiamati dalla passante».
Quando la cameriera è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale di Sondalo ha capito di aver scampato un grosso rischio. «I medici mi hanno detto sono stata molto fortunata perché, visto che ho sentito i passi dietro di me, mi sono girata e sono stata colpita sopra la fronte - racconta Mihaela -. Un colpo alla nuca avrebbe potuto essere letale». L’aggressore stava probabilmente nascosto fra il campanile e la chiesa di San Giuseppe al buio e ha seguito la ragazza che stava mangiando dei biscotti, piombando fuori all’improvviso. Dopo averla colpita, le ha frugato nella borsetta riuscendo a portare via circa 100 euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA