Camera commercio

pressing su Angelo Majocchi

L’imprenditore comasco sta valutandola possibilità di accettare l’incarico di presidente - L’alternativa resta Marco Galimberti (Confartigianato)

LECCO

Camera di commercio unica, l’ago della bilancia nel totopresidente si sposta verso Como. Ha ripreso vigore anche il pressing su un imprenditore il cui nome era già circolato nelle settimane precedenti, vale a dire Angelo Majocchi. In un primo giro non era emersa la sua disponibilità per assumere questo incarico, ma adesso la porta non sarebbe più totalmente chiusa. Una sua valutazione sarebbe insomma in corso. Dopo l’invio dei numeri dei seggi assegnati agli apparentamenti dalla Regione, il tempo ormai corre velocissimo: entro la metà di dicembre dovranno essere inviati i nomi dei consiglieri del nuovo ente camerale di Como e Lecco. E dentro quei nominativi presentati ancora in Regione ci sarà quello del presidente, questione che va chiusa prima. L’apparentamento di Confindustria, Confcommercio e Confartigianato delle due province è quello che conta su un numero elevato di seggi, ovvero 22: qui si giocherà quindi la scelta del futuro leader, anche se le rassicurazioni delle tre associazioni sono sempre state nel segno di apertura e coinvolgimento. L’altro fronte, costituito da Cdo, Cna, Api Lecco, Confesercenti, ne ha cinque. Ci sono poi i tre seggi di agricoltura, cooperative e credito.

Il consiglio della nuova Camera in realtà sarà composto però da 33 persone, perché prevede in più tre esponenti rispettivamente di consumatori, sindacati e professionisti. Attualmente, erano 28 i consiglieri comaschi, 23 quelli lecchesi nei due rispettivi enti. Nei mandati successivi poi si scenderà a 22 più tre, quindi un’ulteriore riduzione.

Ma adesso si è concentrati su questo turno, la cui scadenza per l’avvio è ormai imminente, perché a gennaio dovrebbe iniziare il nuovo corso e bisogna essere pronti. Settimana scorsa era parso che ormai la scelta dovesse dividersi tra due persone, i due presidenti di Confartigianato: Marco Galimberti (Como) e Daniele Riva (Lecco, attualmente anche presidente camerale). Dopo la querelle legata al rinnovo del contratto del segretario generale lecchese Rossella Pulsoni, almeno fino ad accorpamento avvenuto (e prosecuzione eventualmente con altra funzione), gli equilibri appaiono però in trasformazione. Questa vicenda ha infatti alimentato delle divisioni a Lecco e ha persino portato un ricorso alla Corte dei Conti. In questa fase così delicata si rafforza così l’idea di un presidente comasco, uno sbocco per cui comunque le associazioni stavano già facendo pressione, considerando il peso numerico delle imprese di Como. Marco Galimberti risulta ben posizionato. Sul fronte industriale, tuttavia si sta bussando da tempo a una porta, quella di Angelo Majocchi. Non ci sono dichiarazioni ufficiali per ora, ma da quanto risulta l’imprenditore edile non avrebbe chiuso completamente quella porta, che sembrava sigillata all’inizio. Sarebbe piuttosto in fase di riflessione, perché l’impegno in azienda è notevole: la Nessi & Majocchi – di cui Angelo è presidente – ha progetti importanti, in Italia e all’estero.

La presa in carico della presidenza della futura Camera di commercio – una realtà nuova, che deve tracciare il disegno comune di due territori dopo l’accorpamento deciso dal decreto ministeriale quest’anno – è dunque un compito da soppesare attentamente. Al netto dello spirito di servizio, c’è la consapevolezza del tempo e del lavoro necessari per cominciare questa missione insieme, da parte di Majocchi. Nei prossimi giorni questa riflessione andrà a compimento e il quadro si potrà delineare con precisione. Intanto le associazioni di categoria continuano gli incontri per definire la lista delle persone che andranno a far parte del nuovo consiglio.

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