Cronaca / Lecco città
Martedì 11 Ottobre 2016
Camera di commercio
Lecco sceglie Como
Accorpamenti: ’orientamento deciso dal consiglio, Il presidente Riva: «Ci sono affinità da valorizzare»
Lecco si incammina verso Como: il consiglio camerale, riunito ieri, ha deciso di procedere verso la riunificazione delle due Camere di commercio del Lario, lasciando le porte aperte anche a quelle limitrofe.
Dunque, il destino pare tracciato, almeno nella parte sostanziale: nelle prossime settimane, la commissione istituita con l’ultima presidenza Valassi (composta dallo stesso Vico e da Daniele Riva, Giovanni Maggi e Alberto Riva) lavorerà per preparare il confronto con i colleghi comaschi, sondando anche il terreno con quelli di Varese, Sondrio e, seppure in subordine, Milano.
«L’orientamento è stato condiviso dalla maggior parte dell’assemblea – ci ha detto il presidente Daniele Riva al termine del consiglio -: inizieremo a discutere con Como, per capire se l’accorpamento con l’ente dell’altro ramo del Lario è una cosa fattibile. Non chiudiamo le porte, però, ad aggregazioni di dimensioni anche maggiori: in questo senso, avremo contatti anche con le Camere vicine, quelle di Sondrio e Varese. Abbiamo inserito anche Milano, anche se siamo consapevoli che le dimensioni di quella Camera sono importanti. Considerato però che l’intendimento era di “sondare” anche Monza, almeno fino al 25 luglio (giorno della fusione tra gli enti brianzolo e milanese, ndr.), abbiamo ritenuto di mantenere aperta anche questa possibilità».
Dunque, ora verrà avviata la condivisione del percorso con Como, mentre nel contempo si cercherà di capire quale sia l’orientamento delle altre Camere. Se decidessero di mantenere la loro autonomia, se ne prenderà atto. Altrimenti si approfondirà il discorso.
«È stato un consiglio costruttivo, con proposte e condivisioni importanti anche in funzione del modus operandi. Certo, ciascuno ha la propria visione sulla soluzione migliore per Lecco, ma si è condiviso di portare avanti questa posizione unitariamente. Ora la commissione avvierà il lavoro preliminare per preparare gli incontri che avranno luogo con i corrispettivi degli altri enti camerali. L’obiettivo è completare questa fase entro un mese per arrivare al massimo entro la fine dell’anno ad avere le idee più chiare circa le prospettive. Non bisogna avere fretta, che è sempre una cattiva consigliera, ma i tempi sono stretti».
Fatta la scelta, vale la pena ricordarne le motivazioni. «Tra Lecco e Como – ha ricordato Riva – ci sono importanti affinità: la vicinanza, la condivisione di attività e imprese, il turismo. Aggiungo che sotto il profilo turistico una aggregazione comprendente anche Sondrio avrebbe un bel peso. Sarebbe un peccato se stessero da soli».
Al consiglio camerale di ieri hanno assistito anche le rappresentanze sindacali unitarie dei dipendenti degli enti camerali di Lecco e Como, interessati ovviamente a conoscere quello che sarà il destino del personale. «L’ho sempre ribadito - dice Riva - difenderemo i nostro collaboratori fino all’ultimo».
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