Calolziocorte, via Galli: 500 firme contro la svolta a sinistra

Il gruppo di opposizione Bene Comune sta raccogliendo le firme per ripristinare lo status quo del semaforo di via Galli, eliminando la possibilità di svolta a sinistra, verso Lecco, per chi sale verso la Lecco-Bergamo

Cinquecento firme per ripristinare lo status quo del semaforo di via Galli. Eliminando la possibilità di svolta a sinistra, verso Lecco, per chi sale verso la Lecco-Bergamo. Le ha raccolte, in pochissimi giorni, il gruppo di opposizione Bene Comune, guidato da Sonia Mazzoleni.

La petizione è stata avviata online lo scorso week-end. Lunedì c’è stata una prima raccolta in strada, lungo la colonna di auto dirette verso Lecco sulla ex 639. Il boom, però, è arrivato nella mattinata di martedì, quando i simpatizzanti del gruppo hanno montato un gazebo nella zona del mercato del Lavello.

«In due ore - racconta Ferdinando De Capitani, che fa parte del gruppo anche se non siede in consiglio comunale - abbiamo raccolto all’incirca 200 firme. E proseguiremo ancora. Martedì si replica. Pensiamo però di andare avanti a raccogliere le firme almeno fino alla metà di ottobre».

L’obiettivo è di convincere la maggioranza sull’opportunità di eliminare la svolta a sinistra, che causa soltanto problemi e porta beneficio a pochissimi automobilisti. «Da quando c’è la possibilità di quella svolta - osserva De Capitani - la colonna lungo la ex 639 si è allungata. Al punto che quelli che scendono dalle frazioni alte di Calolziocorte o da Carenno fanno fatica a immettersi sulla provinciale».

Oggi, l’avvio delle scuole e la pioggia battente hanno esasperato una situazione già critica. Va tuttavia ricordato che è dalla metà di febbraio che gli automobilisti calolziesi discutono del funzionamento del semaforo di via Galli. Risale infatti a sette mesi fa l’introduzione della possibilità si svoltare a sinistra. Le prime settimane, l’amministrazione era stata sommersa di critiche. Tanto che era subito corsa ai ripari per ritarare il sistema e modificare i tempi. Tale intervento aveva fatto slittare anche l’accensione dell’impianto T-Red. Successivamente, a maggio sembrava che le novità fossero state digerite.

Ad agosto è scoppiato il caso T-Red, con migliaia di multe elevate. Spento l’impianto a furor di popolo, i calolziesi sono tornati ad alzare la voce per chiedere che venga cancellata anche la modifica della svolta a sinistra. A marzo, l’assessore alla sicurezza Luca Caremi sosteneva che il traffico fosse più fluido, anche per chi scendeva dalle frazioni e si dirigeva verso Lecco. A sentire la minoranza e a leggere i commenti sui social, sembra che le cose stiano diversamente.

Certamente, la questione arriverà anche in aula. Il consigliere di Cambia Calolzio Diego Colosimo ha chiesto le dimissioni dell’assessore Luca Caremi. Bisognerà vedere se alle sue parole farà seguire anche i fatti. Magari con la presentazione di una mozione di sfiducia in aula. Facile scommette che, se accadrà, oltre al suo voto, otterrà anche quello dei quattro consiglieri di Bene Comune.

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