Calolziocorte, l’odiato T Red
è stato finalmente spento

Lo ha annunciato il sindaco Marco Ghezzi che ha deciso così anche di spegnere le polemiche, dando tempo agli automobilisti e motociclisti calolziesi e del circondario di rivedere le norme del Codice della Strada e di abituarsi a fermare i veicoli prima della striscia bianca

L’odiato T Red è stato spento. E resterà spento fino a data da destinarsi. Mentre il semaforo che regola l’incrocio tra Corso Dante e via Galli messo ko dal maltempo, è stato riattivato. Lo ha annunciato il sindaco Marco Ghezzi che con l’amministrazione comunale che guida, ha deciso così anche di spegnere le polemiche, dando tempo agli automobilisti e motociclisti calolziesi e del circondario di rivedere le norme del Codice della Strada e di abituarsi a fermare i veicoli prima della striscia bianca. Ma anche per rivedere la situazione con la società che gestisce l’impianto.

Dopo giorni roventi con accesi dibattiti, furenti proteste e lunghe code fuori dal comando della Polizia locale di Calolzio per la pioggia di multe e decurtazioni di punti della patente che centinaia di cittadini si sono visti recapitare a casa, elevate appunto dal dispositivo installato sull’impianto di corso Dante, arriva una tregua.

Il maltempo di lunedì, come abbiamo già riportato, ha causato un guasto al semaforo in questione e in questi giorni tecnici hanno lavorato per riparare i danni e gli amministratori hanno effettuato sopralluoghi prendendo poi una decisione importante.

«Un fulmine ha danneggiato la scheda, in ogni modo giovedì mattina l’impianto è stato riattivato - ha esordito il primo cittadino - mentre il dispositivo T Red è stato spento. In seguito all’allarme che si è generato tra la gente e che rischiava di generare situazioni spiacevoli che non vogliamo e per porre fine alle cose non vere che sono state dette, come amministrazione abbiamo deciso di lasciarlo spento a tempo indeterminato».

Il sindaco ci tiene a precisare le motivazioni dietro a questa decisione: « In questo modo vogliamo dare tempo ai guidatori in particolare a quelli più recidivi di rivedere e assimilare le regole del Codice della Strada. Perché le regole vanno rispettate e certe abitudini sbagliate e pericolose vanno cambiate». E ha aggiunto: « Vogliamo che la presenza del dispositivo diventi come il semaforo che da tre anni in corso Europa evita che si passi con il rosso. Anche in quel caso all’inizio venivano elevate numerosi verbali e c’erano polemiche, poi con il tempo la gente ha imparato e infatti ci sono giorni in cui nessuno viene multato e in questi anni sono stati presentati pochissimi ricorsi». Ha sottolineato che l’intenzione del comune di Calolzio non è mai stato quello di fare cassa: «Non è mai stato questo il nostro obiettivo».

Dietro a questa decisione c’è anche un’altra motivazione: «Abbiamo chiesto alla società di spegnere il T red anche per risolvere alcune questioni contrattuali con società stessa e per fare le nostre valutazioni».

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