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Giovedì 18 Aprile 2013
Calolziocorte, blitz al mercato
Quanti ambulanti irregolari
Gli ispettori della direzione provinciale del lavoro hanno scoperto che quasi nessuno lavora regolarmente al cento per cento. Nove bancarelle su dieci non sono in regola.
Tanti casi: il figlio che doveva essere a scuola e invece aiuta il padre, il marito della titolare non iscritto all'Inps, l'extracomunitario che in realtà fa il badante
Di nove banchi ispezionati, solo uno non aveva alle dipendenze manodopera irregolare.
«Poco prima di Pasqua abbiamo svolto alcuni accertamenti al mercato di Calolziocorte - racconta Lorella Ortelli della Dpl di Lecco - Abbiamo deciso di fare un giro fra le bancarelle di un mercato perché era da tempo che non effettuavamo indagini di questo tipo e abbiamo scoperto che le irregolarità sono davvero tante».
Gli ispettori della Dpl sono stati aiutati anche da un funzionario Inail, dalle polizia locale e della stazione dei carabinieri locale.
Le storie raccolte dagli ispettori sono davvero curiose. «Al primo banco c'era il figlio minore del titolare che doveva essere a scuola ma stava ad aiutare il padre per saltare una verifica - racconta l'ispettore - Mentre al secondo banchetto c'era un uno straniero, che in realtà lavora in Italia come badante; al terzo banco abbiamo trovato intento al lavoro il marito della titolare dell'esercizio, non era iscritto all'Inps e quindi è da considerarsi in nero». Al quarto banco c'era un dipendente a cui il titolare non aveva versato i contributi all'Inps. E poi a seguire una serie di banchetti in cui lavoravano persone in nero. In una sola giornata trovato quattro lavoratori in nero, di cui un italiano e tre stranieri, e un dipendente inquadrato in modo sbagliato.
Giandomenico Beri, presidente regionale degli ambulanti di Confcommercio, non nasconde che qualche problema dal punto di vista della regolarità occupazionale esista nel settore. «Effettivamente è un settore complesso e capita che dietro ai banchi non ci sia solo il titolare a servire la clientela».
Ma Beri invita anche a evitare l'allarmismo e a usare prudenza: «Capita che qualche volta un parente stia dietro al banco ad aiutare il titolare, che spesso è il padre o il marito - dice - perché il lavoro ambulante coinvolge l'intera famiglia, che si dà da fare per portare avanti l'attività, specialmente in un periodo di difficoltà come questo».
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