Homepage / Circondario
Giovedì 08 Marzo 2012
Calolziocorte: all'Aida
lo sciopero riesce a metà
I manager di Aida di Calolziocorte non cedono, nonostante una trattativa fiume, che mercoledì 7 marzo si è protratta fino a sera negli uffici di Confindustria Lecco, i sindacalisti sono riusciti a strappare pochissime concessioni e agevolazioni per ovviare al trasferimento dalla sede calolziese a quella bresciana.
La scarsa adesione dei lavoratori all'unica iniziativa di sciopero contro il trasferimento - circa una trentina di persone su un totale di sessanta persone coinvolte nella procedura di trasferimento - ha indubbiamente giocato a favore dell'azienda, che al tavolo di trattativa non ha ceduto di un passo rispetto alle proprie proposte iniziali.
I vertici di Aida procederanno quindi alla chiusura della sede produttiva di Aida di Calolziocorte, cioè la ex Manzoni Presse, a partire dal primo di aprile e da quella stessa data saranno organizzati alcuni mini autobus, forse cinque, che dalle 6 e 45 del mattino condurranno ogni giorno i lavoratori a Pavone del Mella, quindi a 130 chilometri di distanza.
Pare che il sindacato sia riuscito ad ottenere una minima disponibilità da parte dell'azienda a sostenere coloro che entreranno in mobilità, agevolando un percorso di sostegno al reddito attraverso i consueti ammortizzatori sociali. Tuttavia il sindacato si è riservato di entrare nel dettaglio della trattativa lunedì, quando alle 15 incontrerà i 60 lavoratori coinvolti nel trasferimento: «Non nascondiamo che si tratta di una situazione molto delicata - spiega Diego Riva, segretario della Fiom Cgil - e che in questa azienda non c'è stata una reale levata di scudi da parte dei lavoratori contro l'azienda, e che quindi abbiamo avuto poca forza contrattuale, poca energia, poco spazio di manovra e scarse risposte da parte della controparte industriale. Tuttavia abbiamo ottenuto alcuni risultati, che andremo a proporre ai lavoratori nel corso della prossima assemblea».
© RIPRODUZIONE RISERVATA