Calolzio: pioggia di multe discutibili con il T-red, il Comune valuta se aggiustare il tiro

Le regole, in base alle quali vengono elevate le sanzioni dal T-Red che controlla l’incrocio tra via Galli e corso Dante potrebbero cambiare. Gli amministratori di Calolziocorte hanno in programma una riunione con l’azienda che, più di un anno fa, ha vinto la gara d’appalto per l’installazione e la gestione dell’apparecchiatura che tiene sotto controllo l’intersezione. Non è noto quale sia la ragione del colloquio a distanza ma è evidente che gli amministratori della Valle San Martino hanno ritenuto di doverlo organizzare a seguito delle proteste sollevate dalla pioggia di multe elevate dal T-Red nel corso degli ultimi cinque mesi.

In base ai dati comunicati dal sindaco Marco Ghezzi, sono oltre mille le infrazioni registrate dal sistema che tiene sotto controllo la ex 639 nelle due direzioni della Lecco-Bergamo. Indiscrezioni riferiscono tuttavia che in molti casi la multa è scattata perché il veicolo (auto o moto) si è fermato appena al di là della linea di arresto. Il codice della strada parla chiaro, per la verità. In particolare, l’articolo 146 prevede che il conducente del veicolo debba fermarsi prima della linea di arresto quando il semaforo segnala il rosso. Superare la linea, anche solo parzialmente con le ruote del veicolo, viene considerato un mancato rispetto della segnaletica stradale. Tale comportamento, di conseguenza, in base a una interpretazione rigorosa, è sanzionabile.

Nello specifico con una multa da 42 a 173 euro e una decurtazione di 2 punti dalla patente. È tuttavia evidente che se un veicolo si ferma al semaforo e con le ruote anteriori supera la linea di arresto non dovrebbe essere multato. Lo stesso dicasi dei motociclisti che, trovandosi la fila di auto ferme al semaforo, le superano, per poi fermarsi subito dopo, pronti a ripartire per primi non appena scatta il verde.

Ebbene, da indiscrezioni, confermate tuttavia da numerosi post sui social, sembra che siano numerosi gli automobilisti multati per quella che va ritenuta una leggerezza. E che di sicuro non può essere equiparata al transitare con il rosso. L’ipotesi è che gli amministratori vogliano chiedere alla società che gestisce l’impianto di ritararlo in qualche modo, così da soltanto quelli che, nonostante il segnale di stop (rosso), proseguono la propria corsa, mettendo in pericolo la propria e l’altrui incolumità. Di certo, la pioggia di sanzioni ha creato una sorta di psicosi. Con gli automobilisti che ormai, temendo di incappare nello spietato T-Red, non solo non si avvicinano più alla linea di arresto, fermandosi a metri di distanza, ma che si bloccano anche a semaforo lampeggiante. Un comportamento che sta creando parecchi problemi a livello di traffico. E non solo. Con automobilisti con i nervi a fiori di pelle. Pronti a scattare se quello che li precede si ferma quando non dovrebbe.

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