Cronaca / Circondario
Lunedì 07 Dicembre 2020
Calolzio piange “Pal”
Volontario del soccorso
Si è spento ieri a 65 anni uno dei volti più noti
dell’associazionismo locale, era malato da tempo
È un lutto che ha gettato nello sconforto la città, quello che piangono i Volontari del soccorso di Calolzio e la Polisportiva Foppenico.
Ieri, domenica, è morto all’ospedale di Lecco, Vincenzo Palastro, 65 anni compiuti il 5 dicembre, conosciuto da tutti come “Pal”.
Palastro sposato con tre figli, residente in città, era una persona molto socievole ed era circondato da amici. In tanti hanno riempito i social con messaggi di cordoglio e con belle parole per il volontario scomparso. Come ricorda Fabrizio Vatteroni, neo presidente del sodalizio: «Appena ho appreso la notizia, sono rimasto di pietra. Vincenzo, Pal come lo chiamavamo tutti, sembrava avesse il sorriso stampato sulle labbra, perché lo trovavamo sempre sorridente. Era amichevole, capace di trovare parole di conforto per tutti». Da anni era un volontario attivo. «Quando ho iniziato io, 8 anni fa, era già un caposquadra che gestiva una squadra del servizio diurno. Finché ha potuto non ci ha mai fatto mancare il suo supporto».
Antonio Rocchi membro del consiglio direttivo racconta: «Negli ultimi messi ha fatto dentro e fuori dall’ospedale tra Lecco e Merate. Sembrava finalmente in via di miglioramento, ma negli ultimi giorni era stato ricoverato in Rianimazione». Palastro era attivo anche su altri fronti: «Dopo aver raggiunto la pensione, dopo aver lavorato come operaio a Olginate, oltre nella nostra associazione aiutava come dirigente e accompagnatore, diverse società di calcio. Vestiva poi i panni di san Giuseppe, al corteo storico della città che si svolgeva il giorno dell’Epifania».
I Volontari del Soccorso lo ha salutato cosi: « Sei stato un grande uomo, un grande volontario, hai messo il cuore in ogni turno, in ogni singolo momento in cui eri in questa sede. Ci hai insegnato tanto, ci hai sempre dato un esempio straordinario».
Anche la Polisportiva Foppenico Asd lo ricorda con affetto: «Sei stato un fantastico collaboratore e un amico speciale. Oggi il nostro cuore piange, ma non potremo non ricordarti con un enorme sorriso».
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