Cronaca / Circondario
Martedì 20 Luglio 2021
Calolzio, L’Ac Victoria piange il fondatore
«Luigi era il papà di tutti i bambini»
Tentori si è spento a 95 anni Fondò la società calcio nel ’50Vi dedicò ogni momentoCordoglio nel Calolziese
Addio a Luigi Tentori, primo e storico presidente dell’Ac Victoria, spentosi a 95 anni.
Per tutto il Calolziese è una perdita enorme perché, come tutti hanno riconosciuto, alla società calcistica Tentori ha dedicato tutta la sua vita.
Fondatore della società calcistica nel 1950, ne è stato presidente fino al 2003, dedicandovi ogni momento libero.
Tanti i ricordi commossi di chi l’ha conosciuto e apprezzato per la gentilezza che ha sempre avuto nei confronti di tutti coloro con cui ha avuto a che fare.
Le parole più belle sono quelle di Silvia Butti, attuale segretaria dell’Ac Victoria. «Era il papà di tutti i bambini che andavano a giocare all’oratorio. Per tutti aveva una parola di incoraggiamento e un gesto di conforto, quando serviva. Era sempre attento e presente».
Nella società era un «factotum», come ricorda Daniele Amigoni. «Non era solo il presidente, era anche quello che lavava e stendeva le maglie e tracciava le linee del campo. Faceva tutto con grande umiltà».
Per Butti, Tentori era «uno spettacolo per quanto sapeva fare. Il calcio e l’Ac Victoria erano la sua passione. Basti pensare che, nella storica sede, c’è una sala attraversata da barre di ferro. Le aveva fatte mettere lui perché li stendeva le maglie dei giocatori ad asciugare».
Commosso anche il ricordo dell’attuale presidente Paolo Pandolfi. «Oggi ci ha lasciato Luigi Tentori, presidente storico della nostra associazione sportiva. È stato fondatore, presidente e sostenitore dell’Ac Victoria. Un uomo che ha fatto crescere intere generazioni di ragazzi di Calolziocorte. Grazie Luigi per quello che hai fatto, resterai per sempre nella storia della nostra bellissima società».
A quella società, d’altra parte, come riconosce anche l’amico Dario Vallara, assessore nel Comune di Vercurago, Tentori dedicava tutto il suo tempo, una volta terminato il lavoro alla Fiocchi munizioni di Lecco.
E quando non era impegnato sul campo di calcio, dava una mano in oratorio o in parrocchia, collaborando con i parroci che si sono via via avvicendanti e con i tanti volontari.
Per i suoi indiscutibili meriti sportivi, era stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica. Non solo perché sono centinaia se non addirittura migliaia quelli che hanno trascorso giornate indimenticabili sui campi di calcio con lui presidente ma anche perché dalle fila dei biancoazzurri sono usciti campioni come Lorenzo D’Anna, approdato poi al Chievo Verona.
Oggi alle 10, nella chiesa arcipresbitriale di Calolzio, i funerali, cui seguirà la tumulazione a Vercurago.F.Alf
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