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Martedì 07 Febbraio 2012
Calolzio, imprenditore dal giudice
Per il pm sfregiò e accecò il rivale
Ha perso la vista da un occhio e ha il viso sfigurato a causa dell'acido solforico che gli venne gettato in faccia il 21 settembre 2009. Da allora, un calvario.
La brutta, bruttissima storia, un'escalation di violenza, prima verbale e poi fisica, inaudita che avrebbe come causa, secondo la pubblica accusa, la gelosia, approderà in un'aula di tribunale, a Milano, il prossimo 23 marzo alle 9.30, quando si terrà l'udienza preliminare che dovrà decidere in merito alla richiesta di rinvio a giudizio dell'imprenditore calolziese Felice Ravasi, 54 anni, accusato di stalking e lesioni gravissime nei confronti del compagno della sua ex moglie, il milanese Antonello Mele, 47 anni. È proprio quest'ultimo a essere rimasto sfregiato e ad aver perso la vista dall'occhio sinistro dopo essere stato centrato in volto da acido solforico ad altissima concentrazione. Per il pubblico ministero Giancarla Serafini, Ravasi sarebbe stato in combutta con l'ex moglie di Mele, Anna Rita Belelli, 47 anni, casa a Milano, nel mettere in atto tutta una serie di azioni volte a provocare nell'uomo «un perdurante stato d'ansia e di paura per l'incolumità propria e della sua compagna»: nella richiesta di rinvio a giudizio il pm spiega che i due, «in concorso tra loro e demandando il compito a terzi», avrebbero vessato Mele con appostamenti e pedinamenti, reiterate telefonate, anche mute, sms e mms raffiguranti donne nude, danneggiando la sua auto, fino alle aggressioni.
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