Cronaca / Circondario
Martedì 04 Febbraio 2014
Calolzio: cessione Trafilerie Brambilla
Il giudice concede altri due mesi
Il tribunale ha allungato i termini per presentare un nuovo progetto industriale, corredato di nome e cognome dell’acquirente
Il tribunale di Lecco dà fiducia alla famiglia Brambilla: la loro azienda, la Trafilerie Brambilla, ha la possibilità di cedere l’impresa ad un valido acquirente.
Nonostante la proprietà continui a mantenere il più totale riserbo rispetto al misterioso compratore delle trafilerie Brambilla - che hanno sede a Calolziocorte - che si farebbe carico anche degli 83 dipendenti e della sede produttiva di Calolziocorte, negli scorsi giorni l’azienda ha presentato alcuni documenti al giudice Dario Colasanti, che lo hanno convinto a concedere una proroga di sessanta giorni rispetto all’imminente scadenza del periodo preconcorsuale.
«Ci siamo incontrati nuovamente con i vertici dell’azienda e al tavolo c’era anche il curatore del concordato, il commercialista Diego Bolis - racconta Diego Riva, segretario della Fiom Cgil di Lecco - Abbiamo saputo che il giudice ha concesso altri sessanta giorni rispetto alla scadenza dei termini che sarebbe avvenuta il 10 febbraio».
Quindi il termine ultimo per la famiglia Brambilla, per presentare un nuovo progetto industriale, corredato di nome e cognome dell’acquirente che toglierà la società dalla difficile situazione finanziaria in cui è precipitata oltre un anno fa, è stato posticipato al 9 aprile.
«Il giudice ha concesso questa proroga perché ha riscontrato la presenza di un piano di risanamento valido e reali contatti con imprenditori davvero interessati all’operazione - dice Diego Riva -. Ora non possiamo fare altro che aspettare, in attesa che il potenziale acquirente si presenti e concretizzi il suo interessamento. Sappiamo che se il giudice ha concesso una proroga, significa che giudica la documentazione fornitagli dall’azienda sufficientemente adeguata».
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