Calolzio, botta e risposta
sulla scuola di Rossino

La visita del presidente del consiglio regionale Davide Boni (Lega) al plesso a rischio chiusura. Galli: "Va dato atto a dirigente, insegnanti e Comune di avere garantito la prima elementare. Il periodo critico sarà il prossimo biennio". Spreafico (Pd): "Chiusura scongiurata grazie ai cittadini e a noi"

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CALOLZIOCORTE Il presidente del consiglio regionale Davide Boni ha visitato nella mattina di giovedì 9 giugno la scuola elementare di Rossino. Una promessa mantenuta dopo avere ricevuto in Regione la delegazione di genitori che gli ha consegnato le 700 firme per sollecitare un intervento a salvaguardia della scuola. Boni era accompagnato dal capogruppo regionale della Lega Stefano Galli, dal sindaco Paolo Arrigonmi e dal dirigente scolastico Angelo De Battista. Si è intrattenuto a parlare con insegnanti e genitori preoccupati per le sorti della scuola. Boni ha anche annunciato "un incontro con il direttore scolastico regionale per cercare di trovare una soluzione affinché la scuola di Rossino possa continuare a essere presidio di riferimento agli alunni delle colline calolziesi". Stefano Galli ha aggiunto: "Siamo in una fascia pedemontana, dunque ci vuole un'attenzione particolare. Va dato atto al dirigente scolastico, agli insegnanti e al Comune di essere stati capaci a garantire la classe prima. Il periodo critico sarà il prossimo biennio: dobbiamo dare stabilità alle iscrizioni e garantire il futuro alla scuola". Carlo Spreafico, consigliere regionale Pd e consigliere segretario dell'ufficio di presidenza del consiglio regionale, non ha avuto modo di partecipare alla visita e per questo parla di scorrettezze. "Mi pare scorretto che il massimo rappresentante del consiglio regionale si presti a operazioni politiche, per altro dimenticando anche gli altri componenti dell'ufficio di presidenza del territorio come il sottoscritto". E ha aggiunto: "Boni celebra lo scampato pericolo della chiusura di Rossino voluta dai tagli del ministro Gelmini e del governo che lui appoggia a Roma. Dimentica che la chiusura è stata scongiurata non certamente dalla sua azione o da quella della Lega, ma dalla reazione dei cittadini e dalla nostra ferma opposizione in Regione a quanto aveva inizialmente preteso il ministro per ridimensionare la scuola lombarda".

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Giovedì 09 Giugno 2011

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