Calololziocorte: il T-Red non perdona, mille multe in cinque mesi

Oltre mille multe in meno di cinque mesi. Non perdona il T-Red installato dall’amministrazione comunale lungo la ex 639 all’incrocio con via Galli.

Acceso ad aprile, a un anno dalla sua installazione, in questi primi mesi di attività, la telecamera del T-Red ha fotografato centinaia di automobilisti e motociclisti che oltrepassano la linea di arresto con il semaforo rosso. In alcuni casi, si fermano subito dopo. I più però proseguono la loro corsa, confidando nell’impunità. Non è andata così.

Infatti, dall’altro giorno, dopo essersi visti recapitare a casa il verbale, molti si sono recati per chiarimenti all’ufficio di polizia locale. Nella zona della stazione ferroviaria si è così creata una vera e propria coda di persone in attesa di controllare con i propri occhi le immagini registrate dal T-Red e decidere se pagare la multa o fare ricorso.

L’afflusso di automobilisti e motociclisti è stato così consistente che allo sfogo del primo, pubblicato sulla pagina social di Sei di Calolzio se..., sono seguiti decine e decine di commenti di persone nella stessa identica situazione. Per il sindaco Marco Ghezzi, tuttavia, si tratta di lamentele che non hanno alcuna ragion d’essere perché le persone che hanno preso la multa hanno violato il codice della strada.

«La maggior parte delle persone che sono arrivate negli uffici della polizia locale non hanno visionato i tre scatti che certificano la violazione e che possono essere guardati da casa, attraverso un apposito portale. In alcuni casi, non lo hanno proprio potuto fare. Andando dagli agenti della polizia avranno tuttavia la possibilità di controllare con i propri occhi».

Oltre mille, come detto, coloro che in questi mesi hanno attraversato il semaforo con il rosso. «Molti sono automobilisti ma ci sono anche parecchi motociclisti che superano la fila di auto e poi si fermano subito dopo. Se però superano la linea di arresto, oltre ad avere sorpassato le auto in un tratto di strada dove c’è la linea continua, e quindi avere commesso già un’infrazione, hanno commesso una seconda infrazione».

Il sindaco spiega inoltre che «i primi due mesi, per motivi tecnici, non è stato possibile inviare i verbali, che si sono accumulati e che sono arrivati tutti insieme». «Nella stragrande maggioranze dei casi - continua - le infrazioni sono evidenti. Vengono infatti scartati tutti i casi incerti. I verbali inviati riguardano violazioni incontestabili».

Di fatto, sta accadendo quanto era già successo con l’altro T-Red, installato tre anni sempre lungo la ex 639 in Corso Europa. «Anche in quel caso, all’inizio abbiamo avuto 10-15 multe al giorno. Poi la gente ha imparato e ora non ce n’è quasi nessuna. E la gente ha imparato a rispettare il semaforo. Sono convinto che, alla fine, dopo un certo periodo, succederà lo stesso anche con questo secondo T-Red».

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