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Lunedì 04 Marzo 2013
Caldaie, controlli dilazionati
e risparmi per le famiglie
Sono questi gli effetti principali del recepimento anche da parte dell'Italia della direttiva europea sul rendimento energetico in edilizia relativa alla cadenza dei controlli sull'efficienza energetica negli impianti energetici
La cadenza di tali controlli passa a due anni per gli impianti termici che utilizzano combustibile liquido o solido e a quattro anni per gli impianti a gas metano o Gpl: questi periodi temporali valgono per tutti gli impianti con una potenza minore o uguale a 100 kw, che sono la maggior parte di quelli installati in Italia, mentre in caso di un impianto con una potenza maggiore ai 100 kw questi tempi si dimezzano.
Queste novità garantiscono la sicurezza degli impianti e consentiranno alle famiglie un risparmio quantificabile in 60-80 euro all'anno: fino ad ora, in base alla normativa vigente, infatti, i controlli erano annuali (e non biennali) per le caldaie a combustibile liquido o solido con potenza uguale o inferiore a 35 kw; biennali in caso di impianto a gas a focolare aperto (tipo B) all'interno dei locali o se la caldaia controllata aveva più di otto anni; quadriennali se l'impianto era a gas a tenuta stagna. Ora, invece, con il recepimento della direttiva europea per le caldaie a gas sono state eliminate le distinzioni relative all'età e alla tipologia della caldaia stessa.
I cambiamenti nella tempistica della manutenzione introdotti con l'accoglimento completo anche in Italia della direttiva europea in materia sono legati all'evoluzione tecnologica delle pompe di calore e seguono quelli entrati in vigore, sempre per una migliore qualità nelle pompe di calore, nel settore automobilistico, altro ambito in cui i controlli sono sempre più diluiti.
Ora, però, al di là della nuova normativa, è importante che tutte le famiglie ne siano informate tempestivamente in modo tale che possano risparmiare alcune decine di euro.
«È necessario - ha spiegato Tullio Catelotti, responsabile del Sunia, associazione in difesa dei consumatori della Cgil di Sondrio - informare a dovere le famiglie visto che sono molte le omissioni informative o la scorretta informazione da parte degli operatori. Questi ultimi, spesso, continuano a sostenere, in ogni caso, l'obbligo del controllo o della manutenzione ogni anno e il controllo combustione ogni due anni. L'intenzione è quella di chiedere al governo e alle associazioni imprenditoriali, alla luce delle novità legislative appena approvate, di promuovere una campagna informativa rivolta a tutti i cittadini. Una campagna che sia condivisa, chiara e trasparente».
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