Sport / Lecco città
Martedì 19 Marzo 2013
Calcio, parla il bomber Sarao
«A Lecco per restarci a lungo»
«Da qui cercherò di non andarmene più. La verità è che mi sono innamorato di Lecco da subito: della città, della squadra, di tutto. Sono tre mesi che sono qui, ma mi sembra di esserci da sempre. E poi si sa i tifosi come sono a Lecco. O ti odiano o ti amano. Di sicuro non mi odiano, anche se per amarmi devo fare ancora qualche gol. Anzi tanti...». Parla così Manuel Sarao grande protagonista in Lecco-Mezzocorona.
Ma i due, Zirafa e Manuel Sarao, difficilmente si rivedranno: «Zirafa mi aveva consigliato di migliorarmi negli ultimi metri. E lo ringrazio per avermi dato l'occasione di andare in una grande squadra come il Lecco. Ma da qui cercherò di non andarmene più. Tempo fa il direttore sportivo Raineri mi ha chiesto se voglia rimanere anche per il futuro, visto che sono in prestito con diritto di riscatto. Io gli ho chiesto se potevo firmare subito per i prossimi cinque anni. E la proposta non mi è arrivata ieri...».
In effetti la proposta è arrivata due mesi fa: «E non avevo ancora fatto la doppietta - scherza Sarao -. La verità è che mi sono innamorato di Lecco da subito: della città, della squadra, di tutto. Sono tre mesi che sono qui, ma mi sembra di esserci da sempre. E poi si sa i tifosi come sono a Lecco. O ti odiano o ti amano. Di sicuro non mi odiano, anche se per amarmi devo fare ancora qualche gol. Anzi tanti...».
«Io sono di Milano, zona San Siro, anzi Baggio. È lì che ho imparato a giocare: in cortile anche perché non mi andava a genio l'oratorio. Un quartiere che ti aiuta a crescere in fretta. Ero un attacca brighe, ma questo lo sono stato fine a tre anni fa. Si giocava a calci più che a calcio. Lì ho imparato a essere un "guerriero"».
L'intera intervista sull'edizione di martedì 19 marzo de La Provincia di Lecco
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