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Sabato 01 Febbraio 2025
Calcio Lecco, mister Volpe: «La squadra ci ha provato»
L’allenatore parla dopo la sconfitta subita con l’Arzignano
Titoli di coda per mister Volpe? Di sicuro nella sala stampa del Dal Molin di Arzignano è molto provato. I giornalisti lo incalzano e lui appare un frangiflutti che riceve i marosi di un lago in tempesta. Chi accusa il Lecco di mancanza di dignità calcistica, chi di troppi errori e di confusione. Il malcapitato Volpe abbozza: «Capisco lo sfogo, ognuno fa la propria disamina, ognuno dà il proprio parere, ma io in questo momento non posso fare una valutazione di pancia, mi devo focalizzare soprattutto sul momento e non posso non dire che la partita è stata determinata anche da episodi. Sicuramente in questo momento il Lecco, oltre a mancare probabilmente sotto alcuni aspetti caratteriali, manca anche un po’ di fortuna. Spiegatemi il gol annullato a Frigerio, il gol sbagliato, il palo, il gol mancato sulla respinta. Episodi che indirizzano la partita. C’è stata frenesia perché questa è una squadra che comunque sta patendo».
Insomma, per Volpe è un problema “mentale”, psicologico: «Questo momento dal punto di vista mentale non è facile, però non posso dire che la squadra non ci abbia provato. I numeri sono brutti, sono oggettivi, quindi c’è poco da commentare, c’è poco da dire. Io vengo qua sempre a metterci la faccia perché sono l’allenatore e chiaramente la sofferenza che hanno i tifosi, che ha la gente, è la stessa che sto provando io in questo momento. E mi dispiace perché. tutti stiamo provando a fare qualsiasi cosa si possa fare per superare questa situazione. Abbiamo cambiato tantissimo, ma sicuramente c’è mancata molta qualità negli ultimi 25-30 metri, tanti passaggi sono stati sbagliati, ci è mancata concretezza dentro l’area di rigore…». Ed è mancata la rabbia che, invece, l’Arzignano ha distribuito a piene mani in campo tanto da rischiare di farsi riprendere per essere finito in 10 contro 11 subito dopo il gol. «La rabbia fa parte delle qualità caratteriali di ogni singolo giocatore. Sicuramente non tutti hanno quella qualità. Siamo cosci della situazione, del momento. Nessuno è contento... Mi dispiace di aver perso l’ennesima partita in una sfida nella quale comunque i punti erano molto importanti».
Che poi ci sia qualcosa che non va in campo è rappresentato dal rigore tirato da Leon Sipos: non era lui il rigorista. E fare il “geloso” per la classifica cannonieri vuol dire non aver capito in che momento siamo del torneo. Volpe ha un diavolo per capello: «Sipos non era rigorista, il rigorista era Martic. E il secondo rigorista era Galeandro. Ci sono dei fogli scritti all’interno dello spogliatoio, poi lui spiegherà ai compagni e alla società e anche a me perché si è preso la responsabilità di prendere e battere il rigore. Queste cose per me sono inaccettabili e non fanno parte del mio modo di essere dal punto di vista della serietà e della correttezza. È un qualcosa di ingiustificabile, però il rigore è stato sbagliato e la partita l’abbiamo persa».
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