Calcio: Lecco-Lumezzane finisce in parità

Il primo tempo si conclude con i blucelesti in vantaggio grazie al gol di Galeandro, ma al 9’ del secondo tempo arriva il pareggio dei bresciani. Finisce 1-1 al Rigamonti-Ceppi. Esordio per “Celeste”, la nuova aquila mascotte del Lecco

E’ finita in parità Lecco-Lumezzane, terza partita del campionato di serie C andata in scena alle 18.30 allo stadio Rigamonti-Ceppi.

Nel primo tempo il Lecco se la gioca soprattutto all’inizio contando sulla velocità di Tordini e Galeandro e le verticalizzazioni dietro le loro spalle. Ci vuole il miglior Lumezzane per fermarli anche se non mancano le occasioni, o meglio i prodromi della pericolosità.

Già al 2’ una punizione dalla tre quarti destra per il Lecco, impegna Filigheddu con tiro di Beghetto e al 5’ è Tordini a mettere dentro un bel pallone dentro di Tordini per Galeandro che sbaglia l’aggancio in area. Un vero peccato. Al 14’ però è il Lecco a soffrire il colpo di testa di Pannitteri: mezzo miracolo di Furlan, ma c’era off-side. Si va avanti dopo una zuccata di Battistini pericolosa da calcio d’angolo, con il contropiede dell’ex Tenkorang fermato da Furlan e dall’arbitro: fuorigioco solo davanti al portiere bluceleste.

La mezz’ora porta in dote il gol bluceleste: Beghetto è furbo a giocare subito per Sipos da fallo laterale e il croato la mette sul dischetto: Galeandro non sbaglia da pochi passi. Ancora Sipos al 35’: si accentra e potrebbe tirare ma preferisce smistare. Scelta sbagliata. Ma al 38’ è super Furlan: Battistini sbaglia a impostare, Monachello in area ha il pallone del pari, ma Marrone dopo la parata di Furlan, sbroglia in angolo. Ancora pericolo in mischia, ma il Lecco se la cava per il rotto della cuffia. Così si va al finale senza ulteriori sussulti anche se sulle fasce, specie a sinistra, il Lecco soffre molto.

Nella ripresa, subito al 3’ il colpo di testa da calcio d’angolo di Battistini è alto di poco. Ma al 9’ arriva il pari come il Lumezzane l’aveva pensato. Malotti da sinistra a destra per Pannitteri che sul secondo palo schiaccia a terra. Furlan interviene ma non può salvare. Entrano poi Kritta per Beghetto e Di Gesù per Galli e qualcosa il Lecco guadagna in dinamicità e corsa. Il Lume mette Moscati e Corti e va in gol alla mezz’ora con Moscati ma è irregolare. Per fortuna. Fallo e fuorigioco. Entrano anche Gunduz, Rocco e Dore (per l’infortunio di Ilari), ma non possono incidere. La squadra è complessivamente molto stanca.

Finisce 1-1 ma è un punto guadagnato. M.V.

L’esordio della nuova mascotte

C’è un’aquila che balla allo stadio, sotto un tabellone (digitale) tutto nuovo. Prima della gara passa il presidentissimo Aniello Aliberti - camicia rosa, passo deciso verso la tribuna -; ma l’attesa è per lei, “Celeste” (la scritta sulla maglia bluceleste non lascia dubbi sul suo nome): è il rapace del simbolo societario. Un pupazzo a forma d’aquila voluto dallo staff societario per avere una mascotte ufficiale (e magari “farci marketing”, che non guasta mai). Pupazzo di pezza, con “manovratore” all’interno (chissà che caldo): corre, salta, saluta e poi sparisce a 20’ dall’inizio.

C’è (”fisso”) il nuovo tabellone, simile a quello di prima e nella stessa posizione - «ma almeno questo è tutto digitale...». Sussurra il vice-presidente prima della gara - un segno di novità comunque apprezzato. Curva sud (destinata ai tifosi ospiti): un deserto, con 7 valgobbini (contati). «Qater gatt - commenta inacidito, un tifoso bluceleste della tribuna -; para da vès a l’uratori...» rincara. Esagerato.

L’effetto più strano però lo crea il loro grande striscione - bianco con disegnato il viso di Einstein con tanto di sciarpa rossoblu al collo - cosa vorrà dire: che i geni tifano Lume? Peccato però che il settore a loro destinato contenga 1220 posti (a prezzi potenzialmente accessibili, magari, a lecchesi che non possono permettersi tribuna o distinti e che per questo sono rimasti a casa). Possibile trovare una soluzione? Sì, perché la Nord sarà perennemente esaurita.

Nel complesso il colpo d’occhio è (quasi) da serie B. Dopo 6’ si accende l’illuminazione artificiale, poi segna Galeandro (su “furbata” in rimessa di Beghetto). Piace la grinta di Sipos, un pò meno quei brividi difensivi da mancata copertura in mediana. Ripresa: la Nord spinge, Pannitteri buca il Lecco, sale la tensione. «Baldini cambia qualcuno!». Accontentàti dopo un’ora di gioco. Ma non basta per vincere. F.R.

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