Calcio Lecco, corsa ad abbonarsi. Aliberti: «Molto soddisfatto, dati sorprendenti»

L’aveva promesso. “Farò una campagna abbonamenti a prezzi popolari. Non faremo cassa sugli abbonamenti”. E così è stato. Ma neanche Aniello Aliberti, presidente del Lecco, si aspettava un “botto” del genere. Il popolo bluceleste gli ha risposto “Presente!” come, peraltro, ha sempre fatto in precedenza. In 24 ore, dalle 14 del 22 luglio alle 14 del 23 luglio, ovvero ieri, sono state staccate 783 tessere di ogni settore. Naturalmente un successo che fa sorridere l’imprenditore salerno-bergamasco: “Sono molto soddisfatto. Sono molto contento e questo è già un primo, bellissimo risultato che portiamo a casa. Sono dati sorprendenti, questi. Di sicuro si può dire che ci sono tantissimi appassionati tifosi. È un segnale preciso anche questo: ci aspettavamo all’inizio circa 300 abbonamenti e ne sono arrivati quasi il triplo. È un ottimo risultato”.

Insomma, la campagna abbonamenti ideata dal figlio, il vicepresidente Francesco Aliberti, sembra aver azzeccato formula: prezzi bassi in tutti i settori (tranne naturalmente la tribuna d’onore), e tanto spazio ai giovani. In pratica chi ha fino a 18 anni paga poco o pochissimo per seguire le 19 partite casalinghe del Lecco edizione 2024-2025. Aliberti senior dà a Francesco quel che è di Francesco: “L’attenzione ai giovani viene da mio figlio Francesco. È lui che ha fissato tariffe e condizioni. Ha studiato lui la formula migliore e devo dire che sembra essere stato apprezzato”.

Anche perché aver fatto tesoro non dei soldi ma della passione dimostrata dai tifosi del Lecco in serie B era la prima cosa da fare. Altrimenti si rischiava di disperdere tutti quegli “occasionali”, che mai prima si erano avvicinati al Lecco e che una politica dei prezzi “per fare cassetto”, avrebbe fatto allontanare. Così non è stato: “L’avevo promesso: abbassare i prezzi e fare un tesseramento accessibile a tutti – spiega Aliberti - . È quello che avevo detto e che sto facendo. È ovvio: tutto quel che si riesce a fare trovando altri partner è fondamentalmente legato alle potenzialità della squadra. Questo è importante. Se avessimo più soci potremmo comprare di più, altrimenti siamo più tirati. Non è dalla campagna abbonamenti, ovvero dai tifosi, che volevamo tirare fuori le finanze per il rilancio del Lecco”.

Naturalmente, però, rimane, sotto traccia, un po’ di delusione, che Aliberti non esplicita (come invece faceva Di Nunno a ogni piè sospinto, ma senza venire ascoltato), ma che c’è, sulla partecipazione degli imprenditori al nuovo corso bluceleste. Per ora nessun nuovo “acquisto” in società. Nessun socio possibile all’orizzonte. Né grosso sponsor. Ma, ripetiamo, di questo Aliberti non vuole parlare perché sa che non otterrebbe nulla e, di contro, risulterebbe controproducente, se qualcuno, nelle more, volesse invece farsi vivo. La politica del lamento continuo, praticata dall’ex patron Di Nunno per i suoi anni di presidenza, purtroppo a Lecco non ha mai prodotto effetti. Tanto che, appunto, è dovuto venire da Bergamo, la mano decisiva per iscrivere la squadra. Anche in Comune, poi, non ci sentono. E questo lo ha ribadito più volte lo stesso patron della promozione in serie B. Comunque 783 non è un numero definitivo. Si punta se non a riempire lo stadio (impossibile), quanto meno a far sì che la Curva Nord sia sempre “full” e poi con essa anche la tribuna e i distinti. I 1400 posti della Sud, invece, sono destinati a restare desolatamente vuoti. Ma riempire i più di 4mila rimanenti sarebbe già da promozione…

Ricordiamo che fino a mercoledì 31 luglio gli abbonamenti saranno acquistabili solamente online, sul circuito www.etes.it mentre sul sito calciolecco1912.com si trovano tutti i prezzi e i dettagli dei vari tagliandi.

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