Calcio Lecco, in attesa del DS la questione allenatori: Foschi verso
la risoluzione, Malgrati in attesa

Non ci sarebbe solo il bergamasco Diego Foresti sul taccuino del patron Aliberti come prossimo direttore sportivo bluceleste, anche se sarebbe la prima scelta. Sono almeno quattro i profili contattati. Due contattati e incontrati quasi subito dopo la cessione e altri due in queste ore. Non, però, il vociferato ex diesse bluceleste Francesco Lamazza, che non è mai stato contattato. Di sicuro l’orologio corre e Aliberti vuole arrivare a concludere al massimo entro martedì ma, se riuscisse prima, tanto di guadagnato. Intanto si fanno i primi nomi degli allenatori. Senza considerare però che il Lecco ne ha già due sul libro paga: Luciano Foschi e Andrea Malgrati. Il primo è praticamente un “ex” oramai. Mentre il secondo aspetta di essere contattato e di capire quale sarà il proprio futuro.

Insomma, mentre la ricerca del diesse si allarga, mister Luciano Foschi è a un passo dall’addio con il Lecco. Non allena più i blucelesti dal 7 ottobre, ma il contratto lo legherebbe alle aquile fino al 30 giugno 2025. Eppure Aniello Aliberti ha dichiarato che ha trovato un accordo con Foschi, per ora telefonico (settimana prossima scritto), per la risoluzione consensuale del contratto. Intendiamoci: Luciano Foschi è stato contento di accettare la proposta del Lecco (che, secondo alcune voci, gli farebbe comunque perdere molti soldi), perché non si vuole sentire parte di un progetto solo perché “costretto” da un contratto. Ossia: vuole essere libero di fare le cose giuste e non condizionare nessuno per un contratto in essere. E, di contro, vuole avere la possibilità di decidere dove andare in base alle persone e alle cose. Ha passato una stagione terribile e ha persino ricevuto dal Lecco, che ha portato in B, una Pec che gli impediva di parlare con chicchessia. Pec mai disdetta ed è la ragione per cui non ha potuto parlare neanche con noi. Ma l’ammissione di aver raggiunto un accordo con Aliberti c’è. Come, pure, Foschi ammette che ha parlato con il Renate e con il presidente Spreafico. Il vincolo di amicizia con lui e con i dirigenti Massimo Crippa e Oscar Magoni, in un rapporto di stima reciproca, porterà probabilmente Luciano Foschi in Brianza, a pochi chilometri dalla “sua” Lecco. Ci sono tutti i presupposti, ma l’allenatore emiliano non ha firmato né accettato ancora nulla. Valuterà le opzioni che gli stanno arrivando, avendo diverse opportunità solide da vagliare. E cercherà di capire qual è la proposta che gli piace di più indipendentemente dal blasone o dai soldi di chi gli offre un’alternativa a Lecco. E il Lecco? La risoluzione parla chiaro, ma il nuovo diesse, libero da vincoli contrattuali, potrebbe anche riconsiderare Foschi. Si vedrà.

Andrea Malgrati, invece, che può parlare perché di “Pec” non ne ha mai ricevute, attende fiducioso una telefonata: «Io non ho sentito nessuno e aspetto. Ho un contratto da viceallenatore e devo aspettare perché, indipendentemente da quel che vorrei fare, aspetto una chiamata per capire quali siano gli obiettivi di questo nuovo Lecco. Se poi vorranno ancora investire su di me, allora potremo trovare un accordo. Lecco è sempre stata la mia prima scelta. C’è qualcosa in giro, nei miei confronti, ma avevo più mercato in B che in C. Ma non avendo il patentino di B, ora si stanno muovendo le squadre di C, poche per il momento. Solo chiacchiere e qualche chiamata. Non Renate però. Ma prima di tutto voglio ascoltare quello che vuole dirmi il Lecco. Sono molto tranquillo e so che voglio fare un certo tipo di percorso ma non voglio un progetto importante, ne voglio uno giusto per me, che mi faccia crescere». E spunta la Feralpisalò all’orizzonte per lui… Sarà vera gloria?

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