Calcio Lecco: amichevole a Biella

L’amichevole c’è. Finalmente il Lecco potrà provare schemi e moduli con un’avversaria di pari livello. La partita è fissata per venerdì 16 agosto a Biella contro la Juventus U23 alle 18. Infatti, non è più Alessandria, con il suo stadio Moccagatta, a ospitare i giovani bianconeri. Da quest’anno Biella ospiterà le partite casalinghe della Juve Next Generation. Come mai la Juve è libera? Perché come il Lecco è uscita dalla Coppa Italia di C. Il Lecco perdendo, male, in casa, contro il Milan Futuro (0-3) mentre la Juventus forse anche peggio contro la Giana a Gorgonzola per 2 a 1, squadra rivelazione della passata stagione ma che non ha la cifra tecnica dei rossoneri.

A proposito: Jimenez e Liberali, ma anche Zeroli, hanno giocato, e vinto, il torneo Berlusconi l’altra sera risultando tra i migliori. Ma torniamo al Lecco: l’amichevole del 16 sarà un test importante perché arriva a meno di dieci giorni dall’esordio in campionato contro la Clodiense e dirà ancora qualcosa in più sulla possibile stagione bluceleste. E si torna dunque a parlare di mercato. Appare chiaro che non ci saranno a Biella i vari Mangni, Pinzauti, Ardizzone, Stanga mentre su Dalmasso sarebbe in corso un’interlocuzione fitta. Ovvero il portiere Joaquim Dalmasso, che ha chance di giocarsela con Furlan per il posto da titolare, deve decidere se rivedere il proprio contratto per un rinnovo fiduciario, oppure tenersi il suo così com’è (pare da serie B), e dunque rischiare di essere messo gentilmente alla porta, in caso di alternative possibili. Situazioni delicate, insomma.

Baldini e Minadeo sembra siano chiari con i ragazzi che vogliono il rinnovo o che vengono messi sul mercato: gli stipendi, rimasti a livelli così alti (da serie B), dopo la retrocessione, devono esse parametrati alla valutazione tecnica data da entrambi, di comune accordo. Chi non si ritrova con essa, sarà accompagnato all’uscita, se ce ne sarà la possibilità. E le difficoltà palesate in Coppa non hanno spaventato l’idea di calcio del duo: si va avanti così, limando difetti e migliorando la forma fisica. Ma non è la “minaccia” di privarsi di qualche pedina che spaventa Baldini o Minadeo: il mercato offre ampie garanzie di qualità e quantità. Sempre che, comunque, si riesca a fare cessioni e ad aumentare il budget. Perché comunque la questione “soldi” è centrale in questa gestione oculata ma anche, per ora, votata più al risparmio che all’investimento tecnico. Di sicuro dal 16 in poi il mercato entra nella sua fase più calda.

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