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Giovedì 11 Aprile 2013
Calcio, il Grosio è in crisi
Interviene anche il sindaco
Il problema da risolvere è l'abbandono della stella della squadra, "lo straniero", il tiranese Luigi Tognolini, determinante sia per la vittoria del campionato di Seconda categoria due anni sia per la salvezza della scorsa stagione. «No "Togno", Luigi torna», è l'appello che il sindaco lancia
Il problema da risolvere è l'abbandono della stella della squadra, "lo straniero", il tiranese Luigi Tognolini, determinante sia per la vittoria del campionato di Seconda categoria due anni sia per la salvezza della scorsa stagione, che è salito sull'Aventino per disaccordi col mister Mattia Pini e non intende più contribuire alle sorti della squadra in questa stagione. «No "Togno", Luigi torna», è l'appello che il sindaco lancia. Pruneri ne fa anche un'analisi tecnica: «Senza i gol di Tognolini è veramente impossibile poter pensare di salvarsi anche con la scialuppa di salvataggio dei playout».
Un dramma sportivo che il sindaco vive settimanalmente non perdendosi una partita casalinga della formazione granata. Non c'è la tribuna autorità al campo sportivo di Grosio, così Pruneri prende posto sempre nella zona di centrodestra in evidente contrasto con la sua linea politica. Ma la politica è un altro campo. A Berlusconi l'accomuna solo l'attaccamento per la squadra del cuore, il Milan. La passione che il Cavaliere mette per i rossoneri è uguale a quella che Pruneri mette per i granata, visto che alla società sportiva non fa mai mancare anche il fondamentale sostegno economico comunale.
"Togno" è il pupillo del sindaco, che accompagna le discese e i dribbling del beniamino con movimenti del corpo sul seggiolino della tribuna. Di abbandoni in corsa Pruneri ne ha dovuti affrontare più di uno: dal vicesindaco Domenico Caspani, all'assessore ai lavori pubblici Giovanni Caspani<+tondo>, per finire nel mandato in corso all'assessore Mirko Besseghini, ma mai aveva rivolto un accorato appello pubblico come per il "Togno". Pruneri da sempre è stato vicino ai colori granata. Prima di intraprendere la carriera amministrativa era il guardalinee ufficiale e sul mensile locale "Il Graffito" non risparmiava giudizi al vetriolo alla squadra.
Un appello simile a quello attuale l'aveva fatto solamente per il suo idolo Gabriele "Gabriello" Maffi, che era stato accantonato dal mister. Quel "Gabry, torna a giocare" è ancora nella memoria dei tifosi grosini. Ora è la volta dell'estroso calciatore tiranese a essere invocato dall'ingegnere.
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