Sport / Sondrio e cintura
Giovedì 03 Aprile 2014
Calcio, arbitro circondato
Partita sospesa a Delebio
Un rigore non concesso ha scatenato il parapiglia. Il direttore di gara di Calolziocorte se ne va e chiama i carabinieri. Per Delebio e Altolario solo una spinta al lecchese
Una pagina sui fatti sull’edizione de La Provincia di Lecco di venerdì 4 aprile
DELEBIO
È stato sospeso al 25’ della ripresa il recupero del girone X di Seconda categoria tra Delebio e Alto Lario, quando il punteggio era sull’1-0 in favore della squadra ospite.
A determinare la sospensione, quanto accaduto all’arbitro Simone Lambrughi di Calolziocorte della sezione di Lecco.
L’episodio contestato
Questi i fatti: al 25’ del secondo tempo Alan Barella, giocatore del Delebio, lanciato in area viene strattonato da un avversario e reclama il calcio di rigore. L’arbitro Lambrughi non concede però il penalty e anzi ammonisce il calciatore del Delebio per le sue vibranti proteste.
Per Barella è il secondo cartellino giallo nel giro di 20 minuti e determina quindi l’espulsione. Quando però l’arbitro Lambrughi “notifica” al giocatore l’espulsione, la situazione degenera e si scatena parapiglia che vede coinvolti il direttore di gara, Barella e alcuni altri giocatori del Delebio. Così Lambrughi decreta subito la sospensione della gara.
A questo punto le versioni su quanto accaduto differiscono. L’arbitro Simone Lambrughi, infatti, nel decidere la fine anticipata del match ha giustificato ai giocatori e ai tecnici il suo provvedimento parlando di aggressione all’arbitro e dichiarando di essere stato colpito con un pugno al volto. Lo stesso direttore di gara ha richiesto l’intervento dei carabinieri per abbandonare il “comunale” di Delebio.
I fatti, però, si sarebbero svolti in maniera molto diversa secondo il tecnico dei delebiesi Emilio Chistolini: «Barella ha protestato nei confronti dell’arbitro, che lo ha ammonito e gli avrebbe rivolto una frase non piacevole».
«A quel punto Barella è stato espulso e ha dato all’arbitro una leggera spinta sullo stomaco, tanto che non è nemmeno caduto a terra. Nessun pugno, nessuna gomitata, solo una scelta incredibile da parte dell’arbitro che ha deciso di porre a un match piacevole dove c’era solo sano agonismo».
Anche il mister dell’Alto Lario Paolo Gusmeroli non ha visto alcun pugno: «Dopo l’espulsione - ha spiegato Gusmeroli - il giocatore del Delebio ha perso le staffe e si è diretto verso l’arbitro. Si è creato un piccolo parapiglia: ho visto semplicemente che il calciatore del Delebio ha messo due pugni “pari” tra mento e petto per spingere l’arbitro, non certo per colpirlo. Poi se al direttore di gara sia arrivato nel parapiglia un colpo più o meno volontario non posso dirlo».
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