Cronaca / Valchiavenna
Martedì 27 Febbraio 2018
Caccia ai fondi per il tetto della scuola
E per il voto, seggi trasferiti alla Novi
Chiavenna, dopo il crollo, inoltrata richiesta per 400mila euro alla Fondazione Cariplo. La scuola primaria Pestalozzi resta però chiusa: impossibile ospitare domenica le urne.
Approvata la relazione sugli interventi da realizzare per rifare il tetto della scuola primaria Pestalozzi di Chiavenna, parzialmente crollato la settimana prima di Natale. La scuola è naturalmente ancora chiusa, i 136 bambini delle “elementari” sono trasferiti nelle aule precedentemente inutilizzate del primo piano della vicina scuola media Bertacchi, e da quel momento è cominciata la caccia ai fondi per mettere mano alla copertura. Con l’obiettivo di averne una nuova di zecca, o quasi, in tempo per l’inizio del prossimo anno scolastico.
A metà gennaio è arrivata la prima nota dei tecnici incaricati dall’amministrazione comunale del sindaco Luca Della Bitta di effettuare le verifiche e predisporre un piano di azione. Uno strumento che è servito a inoltrare domanda alla fondazione Cariplo per ottenere un finanziamento. Notizie in merito alla domanda potrebbero, anzi dovrebbero, arrivare molto presto, già nel corso di questa settimana. Per completare tutto servono circa 400 mila euro. Fondi che, ovviamente, l’amministrazione comunale non ha a disposizione. Oltre alla nota il Comune ha approvato anche il progetto preliminare, in previsione dell’inserimento dell’opera nel piano triennale delle opere pubbliche, per velocizzare le operazioni nel caso dovesse arrivare il finanziamento Cariplo oppure per facilitare la partecipazione a qualche bando nel caso in cui le cose dovessero andare male. L’obiettivo rimane quello indicato dal vicesindaco Davide Trussoni solo un mese fa: iniziare le operazioni durante la prossima primavera e concludere tutto entro l’estate.
Forse nessuno ci aveva pensato fino a poche settimane fa, ma il crollo di una porzione di tetto di circa 35 metri quadrati del 14 dicembre avrà un effetto anche sul voto di domenica 4 marzo. I cittadini che abitano nelle zone che fanno riferimento ai seggi chiavennaschi 1, 2 e 3 non voteranno, ovviamente, nella scuola primaria. Il buco è stato chiuso provvisoriamente, ma l’intero immobile è ancora sotto sequestro dall’autorità giudiziaria. Completamente inaccessibile. Il sindaco, visto il parere favorevole della prima sottocommissione elettorale circondariale, ha disposto il trasferimento delle operazioni di voto dalla scuola di via don Guanella alla scuola dell’infanzia Novi, situata nella omonima via. Per gli elettori un disagio ridottissimo, visto che le due scuole sono situate a poche decine di metri l’una dall’altra.
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